La nuova sanatoria delle cartelle esattoriali è la più grande tabula rasa che un Governo ha mai introdotto nel sistema fiscale. Basti pensare che le precedenti rottamazioni delle cartelle prevedevano sconti e rateizzazioni solo fino al 2016 per quella introdotta nel 2020, o fino al 2017 per quella del 2021. Mai ci si era spinti ad arrivare a coprire con un provvedimento di questo genere un lasso di tempo così vasto come quello odierno che va dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Inoltre viene introdotta una misura parallela alla rottamazione delle cartelle, che si chiama cancellazione d’ufficio dei ruoli. In questo caso si parla di carichi affidati all’agente della riscossione entro il 2015. Ma solo se queste cartelle sono inferiori a 1.000 euro. Il mondo dell’auto è interessato da questi provvedimenti per due motivi. Uno riguarda il bollo auto, e l’altro le multe del Codice della Strada.
Bollo auto rottamato, cancellato o al di fuori della sanatoria, il punto della situazione
Alzi la mano chi trova un bollo auto non pagato che ha superato i 1.000 euro. Infatti il bollo auto anche se evaso, tra sanzioni e interessi difficilmente arriva a superare i 1.000 euro. Di conseguenza si può arrivare alla conclusione che tutti i bolli non pagati, se diventati cartelle esattoriali entro il 2015, dovrebbero, per magia, sparire dal carico dei contribuenti interessati. Va ricordato che i 1.000 euro si calcolano con il costo del bollo evaso, calcolato alla data di scadenza, con l’aggiunta di tutte le sanzioni e gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo. Quelli affidati al concessionario per la riscossione, sia esso Equitalia o Agenzia delle Entrate Riscossione, dopo il 2015, finiscono di diritto nella rottamazione delle cartelle. Così come tutti gli altri dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 se malauguratamente sono di importo superiore a 1.000 euro.
Cartelle cumulative, cosa bisogna fare se superano i 1.000 euro?
Da sottolineare che si parla di cartella per singolo ruolo. Nel caso in cui il concessionario alla riscossione ha mandato una cartella cumulativa con più annualità di bollo e superiore a 1.000 euro, va approfondito il campo per verificare quale sia l’importo di ciascuna annualità. Un approfondimento che serve al contribuente per capire quali rientrano nella cancellazione e quali nella rottamazione. Ma quando si pèarla di bollo auto escluso dalla sanatoria, non si può non fare riferimento a quelli che cartelle ancora devono diventare.
Bolli evasi negli ultimi 3 anni
Una tabula rasa dicevamo, ma di cartelle esattoriali e non di debiti amministrativi e tributari a 360 gradi. Infatti parlando di cartelle, sono solo i carichi passati ad essere affidati all’agente della riscossione quelli che finiscono in sanatoria. Non i debiti che sono ancora a carico dell’Ente a cui erano dovuti. E per il bollo questo ente è la Regione. Tutti i bolli non pagati negli ultimi 3 anni presumibilmente non sono ancora cartelle esattoriali. In pratica sono ancora nelle mani della Regione che sta provando, forse, ad incassarli senza passare dal concessionario. In questo caso il bollo resta da pagare. Il perdurare dell’evasione, produce il fatto che a gennaio nell’estratto di ruolo del contribuente che ha provveduto ad aderire alla rottamazione, ci siano bolli non pagati per il solo fatto che sono diventati cartelle dopo il 30 giugno 2022. Lo stesso che accade per i bolli del 2013 o del 2014 per esempio, che diventando cartella dopo il 2015, non rientrano nella cancellazione d’ufficio dei ruoli.
Anche le ingiunzioni fuori dalla sanatoria delle cartelle esattoriali
Lo stesso accadrà per esempio con le ingiunzioni di pagamento. Infatti non sempre il concessionario alla riscossione è Agenzia delle Entrate Riscossione. In alcuni casi si adottano vie di riscossione forzosa differenti dal classico agente delle riscossione nazionale. Magari si passa dalle ingiunzioni di pagamento. Con il termine di ingiunzione di pagamento o di decreto ingiuntivo, si fa riferimento a quel provvedimento di un Giudice, che su mandato da parte del creditore, sollecita il debitore al pagamento della pendenza. Non è una cartella esattoriale e pertanto, non entra in sanatoria, sia nella cancellazione che nella rottamazione.