Una causa contro BMW da parte dei capi dell’ONG ambientale tedesca Deutsche Umwelthilfe che chiedeva alla casa automobilistica di inasprire i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio è risultata essere infondata. Lo ha stabilito oggi un tribunale distrettuale di Monaco.
Un tribunale distrettuale di Monaco ha deciso che una causa intentata da Deutsche Umwelthilfe contro BMW è infondata
L’argomentazione dei querelanti secondo cui l’impatto delle emissioni della BMW stava violando le loro libertà potrebbe essere valida in teoria, ma non ci sarebbero ancora prove sufficienti che i loro diritti fossero stati influenzati dalla casa automobilistica tedesca, ha affermato il tribunale in una dichiarazione.
Non era chiaro se a questo caso si sarebbe potuta applicare una sentenza del 2021 della corte federale tedesca, secondo la quale lo stato deve rafforzare i suoi obiettivi di emissioni di carbonio per proteggere i diritti delle generazioni future, ma a quanto pare non sarà così. La corte ha anche sottolineato il fatto che la BMW ha già fissato obiettivi di riduzione delle emissioni che si allineano con le normative e l’accordo sul clima di Parigi.
BMW ha accolto con favore la sentenza, affermando in una dichiarazione che il dibattito pubblico su come raggiungere gli obiettivi climatici dovrebbe avvenire attraverso il parlamento e i processi politici piuttosto che attraverso i tribunali. Il ragionamento del tribunale rispecchiava quello del tribunale distrettuale di Stoccarda nel settembre 2022 su una causa identica intentata dal DUH contro Mercedes-Benz.
La ONG ha dichiarato che presenterà ricorso contro tale sentenza. Anche i capi di Greenpeace in Germania, l’attivista per il clima Clara Mayer e il proprietario terriero Ulf-Alhoff Cramer hanno intentato causa contro Volkswagen, che sono ancora in corso, con verdetti previsti in tutti i casi entro la fine del mese.
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