Il CEO di BMW Oliver Zipse ha svelato i motivi per cui la sua azienda non ha sostenuto l’accordo sulla lotta ai cambiamenti climatici, adottato alla conferenza di Glasgow. Secondo lui, il divieto alle auto con motori a benzina e diesel creerà problemi ancora maggiori per il clima del pianeta.
BMW crede non sia buono per il mondo eliminare motori diesel e benzina
“Semplicemente ci è venuto in mente che quanto deciso è dannoso. Se i motori a benzina e diesel saranno vietati, i consumatori continueranno semplicemente a guidare le loro vecchie auto il più a lungo possibile, invece di passare ai veicoli elettrici”, ha affermato il numero uno della BMW.
Anche la Germania non ha firmato la dichiarazione a Glasgow, e il governo ha insistito per mantenere la possibilità di sviluppare e produrre combustibili sintetici da continuare ad essere utilizzati sui motori a combustione interna.
“Il divieto dei motori a combustione interna significherà che non saremo in grado di sviluppare ulteriormente la tecnologia di cui avremo ancora bisogno nel 2035”, ha affermato Zipse, che non ha perso l’occasione di attaccare per la seconda volta quest’anno il leader del mercato delle auto elettriche Tesla. La casa automobilistica di Elon Musk, che come sappiamo viene data come esempio per il futuro dell’industria automobilistica.
“Ciò che ci distingue da Tesla sono i nostri standard di qualità e affidabilità. Tesla non fa parte del segmento premium, in quanto aumenta le sue vendite riducendo i prezzi. Non faremmo una cosa del genere. È solo che le nostre aspirazioni in termini di soddisfazione del cliente sono completamente diverse”, ha affermato il capo di BMW. Insomma idee piuttosto chiare per il numero uno della casa automobilistica bavarese.
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