BMW, Mercedes e VW: paura per i controdazi cinesi sulle auto potenti

Ippolito Visconti Autore News Auto
L’Ue impone pesantissimi extra dazi sulle elettriche made in China esportate nel Vecchio Continente; e la Cina reagisce.
Controdazi cinesi sulle potenti tedesche

Attenzione alla reazione tremenda della Cina ai dazi sulle elettriche made in China esportate in Ue. Adesso, BMW, Mercedes e VW tremano. Pechino pensa di stangare le potenti vetture a benzina tedesche. Sarebbe una catastrofe: se si toglie ossigeno ai teutonici, un mercato immenso e in espansione e con un sacco di soldi. Niente a che vedere con l’asfittica comunità europea, strangolata dalla burocrazia.

La Cina incontra le Case automobilistiche tedesche per discutere le tariffe di importazione sulle grandi auto a benzina in vista del voto sulle tariffe dell’Ue, spiega Automotive News. Pechino lancia un avvertimento mentre Bruxelles voterà in ottobre sull’opportunità di adottare dazi aggiuntivi fino al 36,3% sui veicoli elettrici di fabbricazione cinese. In aggiunta ai suoi dazi di importazione standard del 10%.

Silenzio: parla il ministero del Commercio cinese

Sentiamo cos’ha da dire il ministero del Commercio cinese a costruttori tedeschi e associazioni industriali per discutere dell’aumento delle tariffe di importazione sui veicoli a benzina di grandi dimensioni. Il 20 agosto l’Ue ha rivisto al ribasso i dazi proposti dal tasso del 37,6% stabilito a luglio, ma si è fermata. Pechino su tutte le furie. Il 21 agosto, la Cina ha risposto annunciando di aver ampliato le sue indagini sui prodotti importati dall’Ue aggiungendo un’indagine anti-sovvenzioni su vari prodotti a base di formaggio, latte e panna ai controlli anti-dumping su carne di maiale e brandy. 

Il 23 agosto, il ministero del Commercio cinese ha affermato che i funzionari avevano ascoltato le opinioni e i suggerimenti da varie parti: industria, esperti e studiosi. Opinioni sull’aumento delle tariffe di importazione sulle auto alimentate a carburante con motori di grande cilindrata. 

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Germania nel panico

Le esportazioni di veicoli dalla Germania con motori da 2,5 litri o più grandi verso la Cina valevano 1,2 miliardi di dollari l’anno scorso, come mostrano i dati doganali cinesi. Quello del Dragone mercato più grande per i marchi tedeschi, tra cui BMW, Mercedes, più VW (Audi e Porsche). La nazione della Grande Muraglia ha sollecitato gli Stati membri a contrastare le tariffe sui veicoli elettrici. La Commissione europea, che supervisiona la politica commerciale del blocco, non può implementare i dazi se una maggioranza qualificata di 15 Paesi rappresentante il 65% vota contro. 

Pechino pressa Berlino come non mai. Tu fai di tutto per togliere i dazi a me, e io non metterò i dazi a te. La Germania, insieme a Finlandia e Svezia, si è astenuta dal voto consultivo di luglio sulla possibilità di sostenere l’adozione permanente delle tariffe. Francia, Italia e Spagna hanno sostenuto i dazi proposti: sarebbero maggiormente colpiti da eventuali dazi punitivi.

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