La BMW M3 Competition è oggi la versione più radicale e sportiva che i bavaresi propongono nel segmento D, ma non sarà quella definitiva. Quest’ultima sarà ben più grintosa e arriverà nel 2023 con l’esclusiva M3 CS. Per chiunque la stesse aspettando, i tedeschi di Manhart Performance hanno una signora alternativa, la MH3 GTR.
Gli addetti BMW M hanno tutto il potenziale per portare la BMW M3 CS a un livello davvero brutale di potenza e prestazioni, ma non raggiungeranno le soglie della nuova Mercedes-AMG C 63. Così la Manhart “sforna” la MH3 GTR, un animale d’asfalto che promette sensazioni a bordo quasi impareggiabili. Nonostante sia basata sulla BMW M3 Competition, surcasse la berlina sportiva.
Lo specialista tedesco del tuning conserva i tratti caratteristici della M3 Competition, puntando su piccoli dettagli per renderla più appariscente, integrando uno spoiler a vista in fibra di carbonio, e aggiungendo pure delle fini alette alle estremità del paraurti per deviare il flusso d’aria del paraurti.
La factory contempla poi un pacchetto di molle e ammortizzatori, i quali abbassano l’altezza delle sospensioni, proponendo grandi cerchi in lega da 20 pollici a sei razze su entrambi gli assi, montati su pneumatici Michelin da 265/30R20 all’anteriore e 295/30R20 al posteriore.
MANHART non ha ritoccato l’impianto frenante, carboceramico o personalizzabile su richiesta del cliente. All’interno non c’è una decorazione particolare, ma attira ben più l’attenzione grazie ai due sedili anteriori, in carbonio a vista, forniti da Recaro.
Sotto il cofano la vettura tira fuori il meglio di sé. Il sei cilindri in linea biturbo da 3,0 litri in grado di erogare 510 CV e 650 Nm di coppia nella M3 Competition scompare quando viene montata la sua centralina “MHtronik”, coi parametri incrementati fino a 650 CV e 800 Nm.
Numeri davvero impressionanti, ma in cui si muoverà la nuova AMG C 63. A completare il quadro, la possibilità di montare uno scarico in acciaio inox, dal rombo più ruggente, e quattro scarichi da 100 millimetri in carbonio o ceramica. È chiaro: non è più solo e soltanto una “semplice” M3.