BMW sta evitando l’idea di utilizzare i computer per ogni aspetto dello sviluppo automobilistico con una nuova struttura segreta volta a testare le tecnologie di illuminazione in condizioni reali. Capace di testare qualsiasi cosa, dal super-SUV BMW XM alla berlina i7 e Z4 Roadster, il Light Channel Next riporta un elemento umano nello sviluppo di una tecnologia che può essere di grande aiuto o uno dei più grandi flagelli per gli utenti della strada: quando sei accecato dal traffico in arrivo con i fari a LED mal puntati.
Light Channel Next offre a BMW una buona idea di come funzionerebbero i fari in ambienti diversi, riproducendo anche le condizioni ambientali per simulare qualsiasi momento della giornata. Diverse superfici (inclusi asfalto invecchiato e marciapiedi) consentono agli ingegneri di vedere come la luce reagisce a diversi materiali, colori e venature, e viene prestata particolare attenzione per valutare il colore della luce sul bordo dove si incontrano buio e luce, che è spesso l’area di il raggio responsabile dell’abbagliamento degli altri utenti della strada.
BMW: i limiti delle simulazioni al computer
Con i suoi 131 metri di lunghezza, il Light Channel Next è lo strumento che misura la maggior distanza nella tecnologia del Gruppo BMW. Comprende anche un’officina dove gli ingegneri possono preparare i veicoli per i test.
BMW esamina ogni sorta di cose nel tunnel Light Channel Next. I fari adattivi sono uno degli aspetti più importanti, così come gli indicatori di direzione. Ma BMW è interessata anche all’aspetto estetico degli elementi di illuminazione.
Ciò include la griglia del rene illuminata, l’effetto Union Jack visto nei fanali posteriori dei modelli Mini e persino le luci della pozzanghera che si illuminano quando il veicolo è sbloccato o le porte sono aperte.
Il canale luminoso è stato rivestito con vernice nera che assorbe la luce per evitare falsi riflessi, e le trappole di luce nelle pareti lo mitigano ulteriormente. Il pavimento è l’unico elemento riflettente, ma è curato per abbinarsi a trame del mondo reale come strade e pavimenti di parcheggi. Alla fine del tunnel c’è un muro regolabile largo 16 metri che può essere abbassato se necessario, utilizzato per misurare le frange colorate di un faro anabbagliante e regolare l’inclinazione del faro.
Anche se i conducenti BMW stereotipicamente non usano gli indicatori di direzione, la casa automobilistica deve garantire che operino nel modo più sicuro possibile e siano visibili su tutti gli sfondi, motivo per cui sono confrontati con un muro diurno che riproduce il sole di mezzogiorno.
BMW ha ammesso che la simulazione al computer ha i suoi limiti e che mentre queste simulazioni forniscono una solida base, non c’è alcun sostituto per la valutazione diretta della luce in uno scenario reale.
“Per il BMW Group, la luce è un argomento che acquisisce costantemente importanza. Con il nuovo Light Channel Next, non vediamo l’ora di portare idee innovative al veicolo e al mercato che lasceranno un’impressione duratura sui clienti e miglioreranno la strada sicurezza“, ha dichiarato Christian Jebas della BMW.