Se seguite le nuove produzioni elettriche delle Case premium tedesche, saprete già che alla nuova BMW i5 risponde la Mercedes con la EQE. La politica commerciale applicate dai due marchi è agli antipodi: da un lato, la Casa dell’Elica considera la sua variante a zero emissioni come membro a tutti gli effetti del modello madre, la Serie 5; di rimando, la Casa di Stoccarda punta su una variante a sé stante, che differisce dalle Classe E sotto innumerevoli aspetti. Qualunque sia la vostra opinione in merito, converrete su quanto le prospettive cozzino tra di loro. Il modo in cui le due potenze delle quattro ruote interpretano la mobilità a trazione 100 per cento elettrica risulta lontana anni luce. Sul conto della EQE si sentono opinioni parecchie discordanti e, del resto, come biasimare chi ha più di qualche appunto da muovere.
La MB ha deciso di sparigliare parecchio le carte, in favore di una proposta commerciale dallo stile unico e inconfondibile. Pur di conferirle una personalità unica, facilmente riconoscibile, si è assunta un rischio non di poco conto. Difatti, ha voluto alzare di parecchio il tiro, sebbene ciò abbia significato lasciare piuttosto perplessa una fascia di pubblico. Anziché puntare su un bacino ampio ed eterogeneo di potenziali acquirenti, la compagnia ha puntato su una fascia specifica di clienti, desiderosa di mettersi in mostra su strada. Che il risultato piaccia o meno, è riuscita nel proprio intento, ossia di catturare l’attenzione generale.
L’estetica vagamente esotica, per non dire stravagante, fa al caso delle personalità estroverse, perlopiù le nuove generazioni di conducenti. Che desiderano far sapere a tutto il mondo (o, perlomeno, agli altri utenti della strada) lo status symbol raggiunto grazie al loro duro lavoro. Al contrario, la i5 predilige un approccio sobrio, concreto ed essenziale. Eppure, nemmeno lei è disposta a passare in secondo piano. Di carattere ne ha, infatti, in abbondanza e lo dimostra attraverso una serie di idee stilistiche davvero niente male. Laddove vi steste chiedendo qual è il modello che risponde meglio alle vostre esigenze, mettetevi comodi e proseguite con la lettura.
Nel corso dei prossimi paragrafi passeremo in rassegna le caratteristiche di entrambe, a cominciare dall’aspetto estetico. Siccome il design riveste un ruolo cruciale nella scelta del veicolo, partiremo da lì. Perché, anche se l’aspetto principale verte sulle funzioni di guida, non è nemmeno corretto sorvolare sul resto. Ovviamente, ambedue tentano di soddisfare un bacino di utenti parecchio esigente, dato il budget necessario per portarsele a casa. Allo stesso modo, preparatevi a conoscere pure l’abitacolo, in termini di comfort degli spazi e di tecnologie, con le recenti evoluzioni avvenute sul versante hi-tech che hanno finito per influire sulle rispettive decisioni. In conclusione, passeremo al vaglio i motori, andando a conoscere i listini aggiornati.
Esterni
Non lo abbiamo detto, ma al centro dell’attenzione metteremo soprattutto la i5, in quanto è lei la novità in commercio. A tal proposito, la versione rinnovata della berlina di lusso a zero emissioni perde quegli aspetti aggressivi visti altrove. Il centro stile ha optato in favore di un design minimalista e, ciononostante, moderno. Le correnti estetiche imperanti al giorno d’oggi vengono prese in considerazione e fungono da spunto nella definizione delle linee.
Sotto certi versi richiama la Serie 8, nel senso che, alla pari della sorella, presenta tratti puliti e spigolosi, focalizzata su un linguaggio mai abbandonato. Una mossa prevedibile, dati gli ampi favori riscossi nelle concessionarie. Finché la formula funziona, il Costruttore bavarese vi farà affidamento. A livello di profilo, sembrano evidenti le analogie con l’i7, mentre la zona anteriore ha di che spartire con la nuovissima X1 e la Serie 2 Coupé di ultima generazione. Infine, il “lato B” è stato riconcepito, pur affini alla X5 sul piano delle luci posteriori. In confronto all’EQE le forme strizzano l’occhio a coloro che prediligono un’impronta tradizionale, sebbene non manchi il fattore novità.
A livello di dimensioni, passo e peso complessivo i modelli si aggirano grossomodo intorno agli stessi valori. In precedenza, aveva destato un po’ di clamore la volontà dei progettisti di non realizzare una versione a passo lungo della Serie 7. La versione tradizionale è più grande di qualsiasi predecessore della serie, da qui la decisione di fermarsi, senza andare ulteriormente ad aumentare le fattezze. Una politica analoga dovrebbe riguardare pure la Serie 5, il che, se fosse vero, confermerebbe il cambiamento di direzione assunto dalla società con le berline executive. La situazione merita, comunque, di essere monitorata, prima di tirare delle conclusioni assolute.
Interni e tecnologia
Sia la BMW i5 sia la Mercedes EQE vantano un pacchetto di bordo sofisticato, che accoglie le più recenti innovazioni compiute dagli operatori di settore. Le esigenze manifestate dalla platea in merito alla connettività e alla sicurezza attiva hanno spinto ambedue ad attrezzarsi nella maniera migliore. Le differenze si notano semmai per l’ergonomia. La Mercedes fa dell’eleganza la sua cifra stilistica, con un hyperscreen di 56 pollici complessivi, tra il quadro strumenti digitale da 12,3 pollici, un touchscreen centrale da 17,7 pollici e uno schermo per il passeggero anteriore da 12,3 pollici.
Meno avveniristici, gli interni della i5 ne rispecchiano lo stile contraddistinti da un’estetica nitida e ultramoderna. L’i5 fa affidamento su un quadro strumenti da 12,3 pollici e su uno schermo di infotainment da 14,9 pollici. Invece, il passeggero anteriore non dispone del monitor, in compenso, però, ha l’opportunità di divertirsi con il suo smartphone, connettendosi ai giochi proposti sul display centrale. Ciò consente di passare del tempo piacevole a bordo della vettura, ad esempio durante i tempi di attesa per la ricarica.
Motori
Attualmente la famigli delle motorizzazioni della i5 annunciato si compone di appena due powertrain: l’i5 eDrive40 e l’M60 xDrive. Il primo, alimentato da una batteria da 81,2 kWh, permette di raggiungere una potenza di 340 CV e 430 Nm di coppia motrice massima, inviata alla ruote posteriori, per uno scatto da 0 a 100 km/h in 6 secondi netti, una velocità massima di 193 km/h e un’autonomia tra i 477 e i 582 km.
L’M60 xDrive contempla due unità, una da 340 CV e una da 261, che danno una potenza complessiva di 601 CV. Il “cuore pulsante”, alimentato da un accumulatore di 81,2 kWh, consente di coprire lo “0-100” in 3,8 secondi, di raggiungere una velocità di picco di 230 km/h e un’autonomi tra i 455 e i 516 km.
I valori della Mercedes EQE sono parecchio simili, eccezion fatta per la declinazione top level, la 53 da 625 CV, in grado di toccare i 100 orari da ferma in 3,5 secondi, di spingersi fino ai 220 km/h. La batteria da 90,6 kWh dà un’autonomia di percorrenza tra i 340 e i 655 km.
In conclusione
Stabilire la regina delle berline executive a trazione elettrica è dura stabilirlo. Come avrete visto, la BMW i5 e la Mercedes EQE hanno ciascuna degli specifici punti di forza. Quando la prima sarà disponibile nelle concessionarie per un test drive vi converrà testarla in prima persona. Il feeling di guida sarà il fattore determinante, sulla quale basarsi nella scelta finale. Quando approderà pure la A6 E-Tron le tedesche entreranno nel vivo della battaglia. Prima terrà banco un duopolio di assoluto rispetto: l’ottima nomea guadagnata dai produttori in passato viene confermata con le bev, che, pur percorrendo delle strade diverse, vantano diverse frecce al proprio arco.