Molti italiani ancora oggi ricordano una vecchia pubblicità, quella del pennello Cinghiale. In cui un vigile urbano ferma un imbianchino che trasporta un grande pennello, in quanto disturba il traffico. La spiegazione dell’uomo è che deve dipingere una superficie grande, quindi ci vuole un pennello grande. Errata però per il vigile, il quale spiega che non ci vuole un pennello grande, ma un grande pennello. Una storia che torna in mente ascoltando le parole di Frank Weber, responsabile dello sviluppo BMW, secondo il quale è ora di smettere di pensare a batterie più grandi delle stesse auto elettriche, per aumentare la loro autonomia, in quanto la cosa non ha senso. Molto meglio pensare a batterie più piccole, dotate di un’autonomia inferiore, ma con maggiore potenza di ricarica e grande efficienza. Quindi grandi batterie dal punto di vista qualitativo, non certo dimensionale.
BMW ora punta su batterie piccole e medie
Il calcolo che in molti fanno sulle auto elettriche è semplice: una batteria più grande equivale a una maggiore autonomia. Se questo in linea di principio è vero, occorre però sottolineare che tale assunto comporta conseguenze non proprio trascurabili. Una batteria più grande, infatti, rende inoltre l’auto più pesante e costosa. Senza contare il maggiore spazio occupato nella carrozzeria del veicolo.
![BMW iX 2026](https://www.motorisumotori.it/wp-content/uploads/2025/01/BMW-iX-2026-1-1.jpg)
BMW ha deciso che tale assunto non va bene e che è arrivato il momento di cambiare paradigma. Il futuro delle auto elettriche potrebbe quindi dipendere da batterie decisamente più piccole, con un’autonomia inferiore, ma per l’appunto caratterizzate da maggiore potenza di ricarica ed efficienza. E la casa di Monaco di Baviera ci crede, almeno stando a quanto affermato da Weber in una conversazione con Automotive News.
Queste le parole pronunciate dal responsabile dello sviluppo della casa tedesca: “Le aziende non possono produrre batterie sempre più grandi perché in tal caso i veicoli elettrici non avrebbero più senso”. Per poi sottolineare che questo tipo di batteria, che può consentire a un’auto elettrica di percorrere quasi 1.000 chilometri con una singola carica, crea “un’impronta di carbonio inutilmente negativa”.
Sarebbe quindi meglio pensare a componenti più piccoli in termini di capacità, ma tali da conseguire grande efficienza, dal punto di vista energetico. Concludendo in tal modo: “Questo è molto più importante che costruire batterie sempre più grandi”.
Per le batterie di grandi dimensioni potrebbe non esserci più posto, all’interno delle BMW
L’azienda bavarese dispone già di alcuni modelli elettrici dotati di batterie di grandi dimensioni. Che in modelli come la iX o la i7 vedono la loro capacità superare i 100 kWh. Batterie grandi e pesanti, con ciò che comporta a livello di prezzi. Proprio per questo sta pensando di non utilizzarle più.
![BMW i7](https://www.motorisumotori.it/wp-content/uploads/2025/02/BMW-i7-1.jpg)
Ad avallare tale intenzione, del resto, sono i sondaggi effettuati. La maggior parte dei clienti, infatti, non percorre più di 100 chilometri al giorno. E a rafforzare questo primo dato concorre anche il fatto che i proprietari di veicoli elettrici con circa 500 chilometri di autonomia effettiva sono già molto soddisfatti e non ritengono di necessitare di autonomia aggiuntiva, neanche per i tragitti lunghi. La BMW, dal canto suo, è già ben posizionata per soddisfare queste esigenze. avendo diversi modelli con gamme di questo tipo. Destinate ad essere ulteriormente ampliate con il debutto della Neue Klasse .
Al proposito, lo stesso Weber ha affermato: “I nostri prossimi veicoli Neue Klasse saranno alimentati da nuove celle cilindriche sviluppate internamente da BMW. Ci daranno il 30% in più di potenza di ricarica, il che ci consentirà di ricaricare circa 300 km di autonomia in soli 10 minuti”.
Da quanto affermato, Weber fa infine discendere un convincimento: il prossimo passo nella tecnologia elettrica saranno le batterie allo stato solido. Un parere rafforzato dalla loro maggiore densità energetica, tale da tradursi in un pacchetto più compatto, caratterizzato però da specifiche analoghe alle odierne. E proprio al proposito, conclude in tal modo: “Arriveranno, ma ci vorrà almeno una generazione di veicoli prima che siano completamente disponibili”.