Non è certo una scoperta di tutti i giorni la presentazione di un’opera d’arte capace di sfrecciare in pista. Andiamo indietro negli anni Settanta, quando BMW decide di trasformare questa idea in realtà, inaugurando un connubio senza precedenti tra ingegneria e creatività.
Il primo capolavoro su quattro ruote nasce nel 1975, quando l’artista Alexander Calder firma la livrea della leggendaria BMW 3.0 CSL, dando il via al progetto “Art Car”. Calder, iscrittosi a 25 anni alla “Art Students League”, si trasferisce successivamente a Parigi, dove entra in contatto con le avanguardie artistiche.
Negli stessi anni, BMW domina le gare di durata con la sua 3.0 CSL, una coupé spinta da un motore 6 cilindri in linea da 3.210 cc, con 4 valvole per cilindro e una potenza di 480 CV, capace di raggiungere 291 km/h. Un’auto estrema, progettata per la competizione, ma destinata a diventare una tela per Calder.
L’artista americano aveva già sperimentato la fusione tra arte e tecnologia dipingendo un aereo di linea della Braniff South American Airlines nel 1973. BMW gli affida il compito di decorare la coupé tedesca, portando sulla 3.0 CSL il suo stile. La vettura da competizione muta così in un’esplosione di colori primari, con una livrea geometrica e dinamica che cattura l’essenza del movimento.
L’esperimento non si limita alla pura estetica da esposizione. Non sarebbe stato abbastanza e dignitoso per un’operazione così splendidamente riuscita. La BMW 3.0 CSL Art Car debutta in gara alla 24 Ore di Le Mans nel 1975, guidata dall’americano Sam Posey e dai francesi Jean Guichet e Hervé Poulain. L’avventura dura solo sette ore, fino a un problema tecnico che costringe la squadra al ritiro, ma il messaggio resta. L’arte può davvero fondersi con la velocità, ridefinendo il concetto stesso di auto da corsa.
Dopo Le Mans, la 3.0 CSL Art Car entra nella collezione ufficiale di BMW, diventando un pezzo di storia e una delle ultime creazioni di Calder, scomparso appena un anno dopo il debutto della sua opera su quattro ruote, nel 1976, a New York.