Nel cuore dorato del deserto emiratino, tra le dune di Bab Al Shams, Bentley ha svelato la Batur Convertible, un’opera d’arte su quattro ruote che incarna l’eccellenza artigianale del celebre reparto Mulliner. Prodotta in una tiratura ultra-limitata di soli 16 esemplari, questa raffinata decappottabile di lusso è molto più di una vettura. Questa straordinaria Bentley è un tributo alla tradizione, al design personalizzato e all’ingegneria d’alta scuola.
La Batur Convertible celebra inoltre la conclusione di un’era con stile, rendendo omaggio al leggendario motore W12 biturbo da 6,0 litri. Un motore che non vedremo sui futuri modelli dello storico marchio, il W12 che ha abitato sotto il cofano di grandi e raffinatissime vetture Bentley.

In questa sua ultima e più evoluta configurazione, il propulsore eroga 750 cavalli e ben 1.000 Nm di coppia, numeri che testimoniano due decenni di innovazione meccanica. Rispetto alla versione originale, la potenza è cresciuta del 40 per cento, mentre i consumi si sono ridotti del 25 per cento, grazie a una profonda rivisitazione dell’impianto di aspirazione, ai nuovi intercooler e ai turbocompressori perfezionati.

La vettura presentata a Dubai si fa notare per la tonalità Midnight Emerald, arricchita da dettagli in fibra di carbonio lucida. Il frontale è dominato da una griglia con effetto sfumato Mandarin-Beluga, un tocco cromatico esclusivo. Gli interni (come poteva essere altrimenti?) sono un capolavoro di artigianalità: pelle Cumbrian Green e Porpoise, accenti Mandarin, inserti in fibra di carbonio e dettagli personalizzati come il celebre “guitar fade” sulla plancia.

Ciò che rende ogni Batur Convertible veramente unica è, neanche a dirlo, il programma “off menu” di Mulliner, che consente una personalizzazione estrema. Ecco quindi superfici in titanio, elementi in oro rosa stampato in 3D, finiture su misura e verniciature artigianali. Ogni vettura richiede mesi di lavorazione manuale negli atelier di Crewe, Regno Unito, dove la perfezione è la regola e non l’eccezione.