Batterie allo stato solido: il segreto per aumentare l’autonomia e la sicurezza delle auto elettriche. Factorial Energy ha ottenuto la certificazione delle Nazioni Unite per le sue celle al litio metallico.
La mobilità elettrica ha lasciato giusto intravedere una piccola parte delle sue enormi potenzialità, che gli operatori cercheranno di realizzare a pieno nel giro dei prossimi anni. Tra le sfide principali da vincere, spicca la creazione di batterie allo stato solido. Un compito non facile, che impone la maturazione di competenze specifiche. Ma i notevoli investimenti profusi da diverse compagnie lasciano sperare per il meglio. I limiti connaturati nelle tecnologie attuali impongono un cambiamento, con il mondo occidentale niente affatto disposto a recitare un ruolo da semplice spettatore. Sebbene la Cina abbia un vantaggio competitivo, frutto del lungimirante piano promosso dalla Terra del Dragone, sia l’Europa sia gli Stati Uniti coltivano delle grosse ambizioni.
Uno dei progetti più interessanti è quello che porta la firma della società a stelle e strisce Factorial. La compagnia, avente sede nello Stato del Massachusetts, si adopera tempo sulle batterie a stato solido e di recente gli sforzi profusi hanno permesso di tagliare un traguardo importante. Sebbene sia ancora troppo presto per cantare vittoria, l’azienda sembra aver preso slancio nella corsa alla messa in commercio dei propri accumulatori. Difatti, una volta eseguiti i controlli sulle celle da più di 100 Ampereora, le Nazioni Unite hanno deciso di conferirle l’ambito certificato di sicurezza 38.3.
L’innovativa soluzione verrebbe implementata su alcuni modelli di vetture, uno dei campi di applicazione principale al giorno d’oggi. Le pressioni esercitate dalle organizzazioni politiche hanno reso inevitabile dare una bella accelerata al processo, come accaduto pure nel Vecchio Continente. Sebbene il veto sulle endotermiche scatterà solo nel 2035, le Case hanno già avviato da un po’ di tempo la campagna verso le zero emissioni. Grazie al lasciapassare da poco ricevuto, Factorial avrà ora modo di inviare tali celle dove preferisce, secondo i mezzi di trasporto da lei stabiliti.
Il “sì” ha un’importanza storica, poiché – secondo quanto riporta Factorial nel comunicato diramato agli organi di informazione – mai prima d’ora le autorità internazionali avevano dato il proprio benestare per una cella con tali capacità. Ma cosa rende l’innovazione tanto speciale? In confronto a una batteria agli ioni di litio tradizionale, quella di tipo metallico vanta una densità energetica fino al 50 per cento superiore. Dunque, a parità di potenza è possibile ridurne notevolmente le dimensioni, il che si tradurrà in un vantaggio degno di nota per i Costruttori delle bev.
In aggiunta, il sistema brevettato è compatibile con le linee produttive tradizionali, un altro vantaggio degno di nota, sicché favorirà il raggiungimento delle economie di scala. Il consenso delle Nazioni Unite ha richiesto il superamento di diverse sessioni di prova, dirette a stabilire l’affidabilità. La cella passa sotto una serie di sollecitazioni per decretarne il grado di robustezza. Il fatto che a occuparsene siano enti terzi consente di fornire si traduce in una maggiore affidabilità rispetto alle indagini condotte internamente dagli operatori della filiera.
Da adesso in avanti Factorial avrà la facoltà di inviare le sue celle alle Case automobilistiche, cosicché queste ultime le sperimentino sul campo e ne accertino, dunque, l’effettiva qualità sul campo. Nel frattempo, Factorial ha già sottoscritto diversi accordi prestigiosi, con realtà del calibro di Mercedes, Hyundai-Kia e la “nostra” Stellantis.
Il ceo di Factorial Energy, Siyu Huang, ha, ovviamente, accolto il successo con entusiasmo. Conseguire la certificazione di sicurezza UN 38.3 poco dopo l’anteprima al CES di Las Vegas delle celle da 100+Ah lo considera un magnifico risultato. Il duro lavoro compiuto sta dando i propri frutti sul fronte della sicurezza. Il via libera è secondo Hang un’ulteriore conferma della qualità del progetto messo in pratica. Sono curiosi di scoprire quale sarà ora il responso sul campo dei numerosi partner che hanno deciso fin dal principio di accordare loro fiducia.