Le batterie a celle rappresentano un elemento fondamentale per lo sviluppo della mobilità sostenibile. Il mercato delle auto elettriche è in continuo aumento con nuove tecnologie e vetture che vengono lanciate ogni giorno, quindi è necessario rimanere sempre un passo avanti. Il problema naturalmente è rappresentato anche dai dazi sulle auto cinesi a causa del dumping sui prezzi portato avanti dal governo cinese. Un altro elemento da tenere in conto è l’autonomia delle batterie, ed è qui che entra in ballo l’accordo tra Stellantis e CEA, poiché in Italia non ci sono ancora molte colonnine di ricarica.
Questa potrebbe essere una collaborazione molto importante perché la francese CEA è uno dei principali, ma certamente non l’unico, laboratori di eccellenza nella creazione di batterie tecnologicamente avanzate, in grado quindi di durare di più e contenere più energia. Questi nuovi prodotti dovrebbero da un lato abbassare l’impronta di carbonio e, nello stesso tempo, rendere i prezzi più competitivi. Si parla di un argomento molto importante perché non solo le specifiche tecniche devono essere di alto livello, ma devono anche andare incontro ai bisogni degli automobilisti, traducendosi in un taglio sui prezzi.
Ned Curic, Chief Engineering and Technology Officer di Stellantis, ha dichiarato a tal proposito che la compagnia automobilistica franco-italiana è pronta a muoversi nella direzione in cui la tecnologia si svilupperà. Per riuscire a raggiungere questo obiettivo, l’azienda ha deciso di intraprendere una serie di collaborazioni con startup tecnologiche, laboratori universitari e altri istituti di ricerca, in modo da ottenere un elevato livello di progresso in questo campo. La compagnia ha comunque l’interesse a esplorare varie tecnologie per poter essere sempre reattiva.
Philippe Stohr, Responsabile della Divisione Energia di CEA, ha voluto ricordare l’importanza della collaborazione in una partnership globale che dura ormai da un quarto di secolo. Questa partnership sta portando alla velocizzazione della progettazione e della realizzazione di batterie a celle, favorendo una conoscenza approfondita di questa tecnologia.
La collaborazione con CEA, ormai ventennale, ha portato a una serie di interessanti opportunità tecnologiche. Tra le altre ricerche, non bisogna dimenticare quella sulla modellazione delle batterie, la riduzione dell’impronta di CO2 e la connettività. Tutto questo dovrebbe portare l’azienda al raggiungimento del piano strategico Dare Forward 2030. Tuttavia, mentre aumenta il tenore tecnologico della compagnia, cresce anche il disimpegno dall’Italia, come nel caso di Mirafiori di qualche giorno fa.