Autovelox omologati col decreto Autovelox omologati col decreto

Autovelox omologati col decreto: l’88% è da spegnere e omologare perché fa multe irregolari

Gli autovelox approvati a partire dall’agosto 2017 (il 12%) sono omologati: multe valide. Per gli altri (l’88%), verbali nulli.

Caos infernale per gli autovelox. Solo quelli di ultima generazione, cioè approvati a partire dall’agosto 2017 e quindi coerenti con le norme sulla taratura sono da ritenersi omologati d’ufficio. Quanti? Il 12%, stima Luigi Altamura, comandante della Polizia Locale di Verona. Gli altri autovelox (l’88% circa) vanno spenti. Lo dice lo schema di decreto ministeriale (Infrastrutture, Salvini) di omologazione dei dispositivi per l’accertamento della violazione dei limiti massimi di velocità, trasmesso all’UE, che dovrà dare l’eventuale ok. Altamura: “In tutto sono oltre cento, 12 verranno omologati d’ufficio. Gli altri dovranno essere disattivati, nelle more dell’istanza di omologazione”. 

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All’origine del male

Articolo 142, comma 6, del Codice della Strada: solo le apparecchiature “debitamente omologate” sono fonti di prova valide per stabilire il superamento dei limiti di velocità. Inoltre l’articolo 192 indica in modo distinto le procedure da seguire. Le differenze di interpretazione delle norme non esistono. Come confermato dalla Cassazione. Le circolari ministeriali secondo cui l’approvazione è sufficiente appartengono risultano inferiori al Codice della Strada nella gerarchia delle fonti.

Marcon durissimo: no, l’omologazione d’ufficio non esiste

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Il perito Giorgio Marcon del Centro tutela legale considera impossibile un’omologazione d’ufficio: “Vorrebbero sanare le omologazioni degli autovelox, ma la gerarchia della legge deve essere rispettata. Un decreto Salvini non può sostituirsi alla legge, essendo minoritario. Inoltre, manca il decreto di ammissione Prima metrologica legale in capo per legge al ministero delle Imprese. Non si può chiedere una omologazione in capo al ministero delle Infrastrutture. Domanda: come fare le verifiche e prove tecniche previste per legge se mancano i laboratori metrologici? In arrivo ricorsi e denunce penali. Interverrà la Corte Costituzionale per riportare la legalità”.

Ci vizi patologici quali: violazione del principio gerarchico delle fonti di diritto, violazione dei principi generali di legalità, violazione e falsa applicazione di legge, omissione in atti di ufficio, eccesso di potere, ingiustizia manifesta. 

Già 10 anni fa perfino la Corte Costituzionale (113/2015) è intervenuta: gli autovelox vanno tarati almeno una volta l’anno. Principio logico: devono misurare bene la velocità. Invece, molti Comuni non effettuavano periodicamente quell’operazione. Chissà se non scenda di nuovo in campo.

Palla all’UE

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Parola al Tris UE: il sistema di informazione sulle regolamentazioni tecniche UE. Imprese, associazioni di consumatori e altri Stati esprimeranno – se lo vorranno – le loro valutazioni: il provvedimento resterà in pubblica consultazione fino al 24 giugno 2025. Poi o viene modificato o pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale italiana entrando in vigore.

Il 12% di autovelox omologati: elenco

Ecco i 12 autovelox conformi al decreto del ministro delle Infrastrutture del 13 giugno 2017 numero 282 in ordine temporale di approvazione.

1. Celeritas Mse 2021: decreto dirigenziale n. 401 del 19/08/2024
2. Tutor 3.0: decreto dirigenziale n. 305 del 20/06/2024
3. Vergilius Plus: decreto dirigenziale n. 149 del 27/03/2024
4. Celeritas Mvd 2022: decreto dirigenziale n. 290 del 25/07/2023
5. Vrs Evo 2: decreto dirigenziale n. 271 dell’11/07/2023
6. T-Exspeed: decreto dirigenziale n. 236 del 05/06/2023
7. K53800_Speed: decreto dirigenziale n. 549 del 21/12/2021
8. Tcs-Traffic control system: decreto dirigenziale n. 378 del 09/09/2021
9. Autosc@n Speed: decreto dirigenziale n. 356 del 18/08/2021
10. Celeritas Mvd 2020: decreto dirigenziale n. 349 del 16/08/2021
11. Aguia Red & Speed: decreto dirigenziale n. 48 del 01/03/2021
12. Velocar Red&Speed Evo M: decreto dirigenziale n. 5240 del 31/08/2017

Autovelox fino a luglio 2017 e non omologati: che accade

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Tutti gli altri vanno spenti e omologati. Se un Comune li tiene accesi e fa le multe, l’automobilista fa annullare la sanzione con ricorso a Giudice di Pace o Prefetto. Ma saranno rarissimi questi casi. Per i Comuni e per gli altri proprietari o gestori di qualsiasi strada, se hanno quel 12% di velox,, il decreto del ministero di Salvini è una manna dal cielo. Oggi, gli autovelox soltanto approvati fanno multe irregolari: con ricorso a Giudice di Pace o Prefetto, l’automobilista vince e non paga il verbale. Lo dice il Codice della Strada e lo ribadisce la Cassazione. Perentorio il Codacons: “Con l’arrivo del decreto sull’omologazione degli autovelox inviato a Bruxelles, si conferma come gli apparecchi di rilevazione automatica della velocità non a norma debbano essere spenti e non possano elevare sanzioni verso gli automobilisti. Conseguenza: gli autovelox che non rispettano gli standard previsti dovranno essere disattivati dai Comuni, in attesa del completamento dell’iter per ottenere l’omologazione ministeriale: in caso contrario, qualsiasi sanzione elevata da apparecchi solo approvati sarà dichiarata nulla”.

Autovelox omologati col decreto

Chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto

Quindi, gli automobilisti hanno avuto ragione da anni: le multe erano irregolari perché gli autovelox non omologati. E questi erano non omologati perché mancava il decreto di omologazione. Chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto: le multe di decenni per centinaia di milioni di euro con autovelox non omologati sono state pagate. Amen. Sarà battaglia sull’omologazione d’ufficio: se ne vedranno delle belle anche in Cassazione. In materia di obblighi di vigilanza, corretta e trasparente gestione della “cosa pubblica” da parte di: autorità amministrative, rappresentanti comunali, operatori di Polizia Locale. 

Una sconfitta via l’altra in Cassazione

Addirittura, in Cassazione, gli automobilisti vincevano a ripetizione. Ovvio: la legge è dalla loro: “Non possono avere un’influenza sul piano interpretativo a fronte di una chiara ermeneusi basata sulle fonti normative primarie le circolari ministeriali evocate dal ricorrente, le quali sembrerebbero avallare una possibile equipollenza tra omologazione ed approvazione, basata, però, su un approccio che, per l’appunto, non trova supporto nelle suddette fonti primarie e che, in quanto tali, non possono essere derogate da fonti secondarie o da circolari di carattere amministrativo”. La sentenza 10365/2025 del 14 marzo (quinta sezione penale) conferma quanto dicono il Codice della Strada e innumerevoli sentenze (10505/2024 e 19732/2024): senza omologazione, autovelox irregolare; siccome non c’è il decreto per l’omologazione e i rilevatori non sono omologabili, allora con i ricorsi al Giudice di Pace o al Prefetto le sanzioni si annullano. Non basta l’approvazione, che è cosa molto diversa dall’omologa. 

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A gennaio 2025, il ministero dell’Interno, su consiglio dell’Avvocatura Generale dello Stato, ha emesso la circolare 995. Linee guida contro i ricorsi degli automobilisti. E l’ammissione: possono vincere loro, c’è parecchia “alea”.

Autovelox omologati col decreto

La Confederazione dei Comuni del Camposampierese nel ​Padovano​ li ha spenti 

La Confederazione dei Comuni del Camposampierese nel ​Padovano – che comprende i comuni di Villa del Conte, Camposampiero e altri – ha deciso di spegnere gli autovelox con provvedimento 8985/2025 del 18.03.2025: preso atto del quadro giurisprudenziale formatosi nell’ultimo anno in tema di omologazione e approvazione dei dispositivi di controllo del traffico finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni delle norme di comportamento che (anche con recentissimi pronunciamenti della Suprema Corte) delinea uno scenario di assoluta incertezza in merito alla legittimità di utilizzo ai fini sanzionatori dei predetti dispositivi solamente approvati anziché debitamente omologati, i velox si spengono.

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