In Giappone, la terra dell’innovazione e delle creazioni avveniristiche, almeno prima che lo diventasse la Cina, propone una tecnologia all’avanguardia che potrebbe rivoluzionare il trasporto merci. L’idea coinvolge il viaggio sulle autostrade, favorendo una soluzione ecologica e innovativa davvero affascinante.
Denominata “autoflow road”, autostrada a nastro, l’idea unisce i vantaggi della guida autonoma alla mobilità elettrica,. Si tratta, infatti, di un sistema dedicato al trasporto logistico che non interferisce con il normale traffico, spesso abbondante causa di rallentamenti.
Ideata dal Ministero delle Infrastrutture, dei Trasporti e del Turismo (MLIT) del Giappone, l’autoflow road nasce per affrontare la carenza di autotrasportatori, dovuta soprattutto all’invecchiamento demografico e a nuove normative che hanno ridotto la forza lavoro, in un momento di crescente domanda nel settore logistico.
Il progetto pilota prevede l’aggiunta di tre corsie autonome parallele all’autostrada principale che collega Tokyo a Osaka, due importantissimi centri in Giappone. Questa sorta di speciali corridoi funzioneranno 24 ore su 24, sfruttando un sistema completamente automatizzato e senza la presenza di dipendenti.
Secondo Yuri Endo, viceministro al MLIT, l’obiettivo è “creare uno spazio dedicato alla logistica attraverso un metodo di trasporto innovativo e sostenibile”. Non si tratta di un semplice nastro trasportatore: il corridoio avrà una struttura a tunnel separata, dove veicoli autonomi simili a scatole su ruote trasporteranno le merci. Sembra fantascienza ma il progetto vedrà la realizzazione entro breve tempo.
Questi contenitori automatizzati, dalle dimensioni compatte di 1,8×1,1×1,1 metri, viaggeranno a una velocità costante di 30 km/h. Lenti, certo, ma senza nessuno stop lungo la strada, nessun intoppo lungo il percorso e senza inquinare. Il carico e lo scarico saranno completamente automatizzati, grazie a macchinari robotici situati all’inizio e alla fine del percorso. In futuro, il progetto potrebbe includere stazioni intermedie lungo il tragitto.
La fase iniziale coprirà un tratto di 100 chilometri in aree ad alta densità di traffico. I test prenderanno il via nel 2027, con l’obiettivo di rendere operativa la rete entro un decennio. Una volta completata, questa tecnologia sarà in grado di trasportare fino a 140.000 tonnellate di merci al giorno, contribuendo a ridurre significativamente le emissioni di carbonio. Se il sistema avrà successo, l’intenzione sarà certamente quella di estendere l’autoflow road ad altre autostrade in Giappone, diventando di fatto un modello pionieristico per la logistica sostenibile.