Auto termiche Volkswagen più care in Germania: le multe Ue distruggono i consumatori

Ippolito Visconti Autore News Auto
In Germania, Volkswagen ha tirato su i prezzi delle auto con motori a combustione. 
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Pessima notizia per chi abita in Germania: qui, Volkswagen ha rincarato i listini delle auto con motori a combustione. Tutti i modelli diesel e benzina (esclusa la Polo) subiscono incrementi variabili dal 2,1% al 4,2%: massimo +2.490 euro Touareg, minimo +490 della Taigo, in mezzo +1.150 euro della Golf. In Italia per adesso no. Ma si teme il peggio, con questi chiari di Luna.

Cittadino massacrato dalle idee verdi Ue

VW deve ridurre le vendite di veicoli termici e aumentare gli elettrici che già si accatastano, per rispettare le norme CO2 europee del 2025. Meno la gamma immatricolata inquina in media, meno alte le probabilità di subire multe Ue. È il suicidio del Vecchio Continente e dei sui verdi tedeschi, che hanno voluto il bando termico 2035. Alla fine, a pagare è il consumatore. Massacrato. Elettriche care come il demonio. Benzina e diesel molto più costosi perché le Case devono evitare le multe. Situazione infernale per il cittadino Ue. Auto elettriche cinesi? Pagano l’extra dazio Ue: quindi, il cliente è fregato ovunque vada, ovunque si giri. Che bello: la chiamano transizione elettrica. Tutto così green, ecologico. In quanto all’auto usata, i prezzi sono bestiali, perché tutti vogliono le macchine di seconda mano a benzina o a gasolio.

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Momento nero

Intanto, due fabbriche sono a rischio chiusura, i rapporti coi sindacati sono pessimi, le vendite dei modelli elettrici vanno male. Ecco perché questo rialzo, che in altri momenti sarebbe passato inosservato, adesso suona davvero male. C’è un rischio: se oggi le full electric non vengono consegnate, le macchine a benzina o diesel più costose potrebbero restare nei piazzali. Anziché essere vendute meno, potrebbero non essere vendute affatto. Non per la scarsa qualità, ma per l’inflazione, il costo della vita, i tassi di interesse più alti, la stretta creditizia. Nella primavera 2023, un primo rincaro: era atteso. Questa è invece una sorpresa: il consiglio di sorveglianza aveva descritto come non necessari eventuali adeguamenti. Non solo i modelli, pure gli optional, anche gli Adas.

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