Strategia vincente del Celeste Impero innanzi a un Vecchio Continente preso in contropiede. Strategia vincente del Celeste Impero innanzi a un Vecchio Continente preso in contropiede.

Auto termiche PHEV in Europa e miniere di carbone in Cina: Dragone alla carica

Strategia vincente del Celeste Impero innanzi a un Vecchio Continente preso in contropiede.

Gli europei adorano le auto a benzina e diesel, e quindi la Cina sforna a getto continuo vetture termiche PHEV per il Vecchio Continente: macchine con grande motore a combustione, tradizionale, classico, pratico, comodo, più la batteria che fa molto green. Veicoli verdi se il guidatore usa quei mezzi caricando l’accumulatore e sfruttando la corrente. Se no, divengono auto a benzina. In questo senso, la strategia di numerosi colossi del Celeste Impero è vincente: vedi BYD. Oppure Zeekr di Geely. Ma altri a seguire.

Advertisement

Niente dazi Ue

In tutto questo, la politica Ue viene presa in contropiede: quasi tramortita. Come dalle iniziative di Trump e dalla vivacità politica ed economica di Putin che invece pareva dovesse andare in crisi per le sanzioni europee. Se i cinesi vendono PHEV in Europa, non pagano dazi. Quindi, quelle macchine sono ultra competitive a livello di prezzo. Proprio le termiche a benzina ibride plug-in che potrebbero eliminare al 100% il bando termico 2035, il quale prevedeva solo elettriche. E comunque, anche per le full electric, le aziende con gli occhi a mandorla pensano bene di costruire in Ungheria (dove il costo dell’energia è basso) o Turchia (dove ci sono varie agevolazioni). È ancora BYD a fare da apripista, da locomotiva.

Gennaio 2025 notevole

Advertisement

I veicoli a nuova energia (NEV, ossia essenzialmente BEV elettriche più PHEV) della Cina hanno registrato ottime performance, con una produzione in aumento del 29% su base annua a 1,02 milioni di unità a gennaio 2025, secondo la China Association of Automobile Manufacturers (CAAM). Nel frattempo, le esportazioni di auto cinesi sono aumentate del 6,1% rispetto a gennaio 2024, totalizzando 470.000 esemplari. Prezioso anche il programma di permuta dei beni di consumo.

Ma quale addio al carbone: prezioso per l’industria automotive

Inoltre, Pechino punta fortissimo, come e più di prima, sul carbone (mentre l’Europa si affanna a limitarlo spendendo importi immensi): è preziosissimo per l’industria automotive. Da lì arriva energia elettrica per il settore energivoro come l’auto. Lo sanno bene la Germania (coi manager auto che parlano sempre di energia costosissima) e lo ripeteva sovente l’ex capo Stellantis Tavares. Sentiamo il Centre for Research on Energy and Clean Air (CREA), sul secondo semestre in Cina: l’utilizzo di energia solare ed eolica è diminuito drasticamente, cosa non prevista o spiegata dalle condizioni meteorologiche, e il carbone rimane fortissimo. 

Strategia vincente del Celeste Impero innanzi a un Vecchio Continente preso in contropiede.

Record straordinario di carbone dal 2015

Il Dragone ha approvato 66,7 gigawatt di nuova capacità energetica a carbone nel 2024. Allo stesso tempo, 94,5 GW di nuovi progetti di energia a carbone hanno iniziato la costruzione. E 3,3 GW di progetti sospesi sono ripartiti. È il livello più alto dal 2015, segnalando che un numero sostanziale di nuovi impianti entrerà in funzione nei prossimi tre anni, consolidando ulteriormente il ruolo del carbone nel sistema elettrico, spiega il CREA.

Doppio binario diabolico della Cina

Advertisement

Nel 2024, la Cina ha creato un extra di 356 GW di capacità eolica e solare, 4,5 volte le aggiunte dell’Ue e quasi equivalenti alla capacità eolica e solare totale installata negli Stati Uniti entro la fine dell’anno. Questa espansione da record evidenzia la leadership del Celeste Impero nelle energie rinnovabili, ma invece di sostituire il carbone, l’energia pulita viene stratificata su una radicata dipendenza dai combustibili fossili. Fondamentale per l’auto. I funzionari del Partito Comunista procedono pertanto su un doppio binario, per restare dominanti nel mondo e superiori all’Europa. Che, intanto, è seduta a una tavola rotonda con tantissimi stakeholder per il Dialogo strategico che porterà il Trilogo a parlare di una qualche azione per l’auto.