Auto Stellantis fatte negli Usa da rilavorare: Tavares evidenzia 3 guai

Ippolito Visconti Autore News Auto
Giornata bollente per il capo di Stellantis Carlos Tavares (profumatamente retribuito anche per questo).
stellantis usa

Giornata bollente per il capo di Stellantis Carlos Tavares (profumatamente retribuito anche per questo). Mentre il brutto semestre 2024 del Gruppo preoccupa gli investitori (magari meno sulle spine dopo la cessione di Comau), il manager portoghese mette nel mirino gli stabilimenti statunitensi, riporta Automotive News.

Tris di problemi yankee

1) Le fabbriche Stellantis Usa costruiscono troppi veicoli che necessitano di rilavorazione, dice il dirigente lusitano. Le spedizioni del Ram 1500 e di altri veicoli sono state rallentate da problemi che devono essere riparati una volta usciti dalla catena di montaggio. Gli stabilimenti statunitensi dell’azienda producono troppi veicoli che necessitano di riparazioni prima di poter essere spediti ai concessionari, indicando lo stabilimento Ram 1500 a Sterling Heights, Michigan come uno dei principali colpevoli. 

2) Questo abbassa il tasso di produzione diretto dell’azienda: il numero di veicoli prodotti “che ottengono la certificazione di qualità alla fine della linea senza rilavorazioni”. Tornare indietro per correggere i problemi nei veicoli appena assemblati aumenta i costi di produzione. 

3) Sfortuna chiama sfortuna, sempre. I due problemi di cui sopra potrebbero creare altri guai di qualità. “Quando fai una riparazione all’aperto della linea principale, puoi sempre aggiustare ciò che devi aggiustare, ma crei un’altra criticità”. 

stellantis

Dal sogno americano all’incubo amerciano

Per Stellantis, calo del 48% nell’utile netto del primo semestre. La società ha attribuito gran parte della performance più debole al Nord America, dove le entrate sono diminuite del 16%

Tavares ha definito i risultati “deludenti e umilianti”. Crede che i consumatori siano scoraggiati dai prezzi dei veicoli e non vengano informati degli sconti disponibili. Il Gruppo non ha costruito il numero e il tipo di veicoli giusti per soddisfare la domanda del mercato. “Non sempre siamo stati in grado, nella pianificazione della produzione, di creare un mix di produzione che si allineasse con il mix di vendita. A un certo punto nel tempo, il tuo inventario sarà distorto rispetto alla domanda reale. I modelli, le versioni e gli allestimenti rimangono nel cortile del concessionario”.

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