La carenza globale di microchip ha colpito in maniera drammatica l’industria automobilistica. L’assicuratore del credito Allianz Trade ha calcolato che la carenza di chip è già costata all’industria delle auto un totale di circa 100 miliardi di euro nel 2021 e quest’anno.
Il settore delle auto ha già subito oltre 100 miliardi di euro di perdite a causa della carenza di microchip
Come molti altri settori, l’industria automobilistica è stata a lungo afflitta da una carenza di microchip. All’inizio della crisi del coronavirus, le case automobilistiche hanno ridotto la loro produzione e quindi anche il numero di ordini di microchip. Poiché alla fine l’economia ha registrato una ripresa più rapida del previsto, la produzione di chip è rimasta indietro rispetto alla domanda. La conseguenza è stata che vengono prodotte milioni di auto in meno, il che porta a lunghi tempi di attesa e prezzi elevati dell’usato.
Secondo l’assicuratore del credito Allianz Trade, sono già state prodotte circa 18 milioni di auto in meno a causa della carenza di chip. Allianz Trade ha stimato che ciò costerà all’industria automobilistica circa 100 miliardi di euro nel 2021 e quest’anno. Secondo gli esperti di Allianz Trade, l’industria automobilistica ha in parte causato questo problema.
“Per assorbire il colpo causato dal coronavirus, le case automobilistiche hanno effettuato tagli significativi, anche riducendo al minimo le scorte e gli ordini di semiconduttori”, ha affermato Allianz. “Quando il mercato automobilistico si è ripreso, c’era solo una quantità limitata di chip disponibili per l’industria automobilistica”. La carenza di chip dovrebbe continuare per un po’, probabilmente fino al 2023 e questo ovviamente causerà problemi per la produzione di auto. Si spera naturalmente che la situazione possa migliorare al più presto.
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