Auto elettriche, stop agli incentivi in Italia: “Non hanno avuto l’effetto sperato”

Francesco Armenio
Il Governo italiano ha annunciato che gli incentivi per le auto elettriche non saranno riproposti nel 2025.
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Gli incentivi per le auto elettriche in Italia nel 2024 hanno riscosso un tale successo da esaurirsi in appena 9 ore. Nonostante ciò, le prospettive per il 2025 sono cambiate: il taglio dell’80% al fondo automotive, pari a 4,6 miliardi di euro, ha portato alla mancata riconferma degli incentivi. Una scelta che sembra porterà a quanto accaduto in Germania, dove l’eliminazione dei bonus ha causato un crollo nelle vendite di veicoli elettrici.

Dopo il taglio al fondo automotive, niente incentivi nel 2025

urso stellantis

Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha infatti confermato che gli incentivi non saranno riproposti: “Siamo impegnati a definire nuovi strumenti di sostegno al settore della componentistica, la vera forza del Made in Italy. Gli incentivi all’acquisto dell’auto non hanno dato gli effetti sperati, dobbiamo prenderne atto. Finisce così il tempo dei bonus”.

Gli esperti prevedono un impatto negativo sul mercato automobilistico italiano, proprio mentre il settore deve adeguarsi alle nuove normative sulle emissioni in vigore dal 2025. La transizione verso la mobilità elettrica, cruciale per rispettare questi standard, rischia quindi di essere compromessa: senza il supporto degli incentivi, i consumatori potrebbero essere molto più restii ad acquistare veicoli elettrici.

Auto elettriche incentivi

Il ministro Urso ha aggiunto che è necessario discutere del Green Deal già nel prossimo anno, e non nel 2026 come previsto: “La decarbonizzazione non deve portare alla desertificazione industriale. Siamo al collasso del settore dell’auto europeo, non c’è più tempo da perdere: dobbiamo anticipare la clausola che permette di rivedere le regole del Green Deal. Per rispettare i target emissivi dell’attuale regolamento ed evitare sanzioni stimate in 17 miliardi di euro per il prossimo anno, i produttori Ue stanno riducendo i volumi produttivi e la forza lavoro, chiudendo gli stabilimenti”.

Fiat, ad esempio, potrebbe registrare nel 2024 i suoi peggior dati di vendita di sempre in Italia. Con queste premesse, il 2025 potrebbe andare ancor peggio, ma non solo per Fiat.

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