Boom della cinese Xiaomi: il colosso dell’elettronica ha dichiarato lunedì di voler consegnare 130.000 veicoli elettrici quest’anno. Quindi, stime in rialzo per per la terza volta nel 2024, mentre la nuova Casa automobilistica ha registrato un balzo del 30,5% nei ricavi del terzo trimestre (fonte CNBC). Il ricchissimo ceo Lei Jun ha affermato sul suo account social media che il produttore di elettronica stava alzando il suo obiettivo da un precedente di consegnare 120.000 del suo primo EV, la berlina SU7. Questo è anche molto più del target iniziale di 76.000 che si era prefissato all’inizio di quest’anno, al lancio del modello.
Attacco a Tesla
Quello di Xiaomi è un attacco frontale a Tesla. La vettura prende spunto dallo stile della Porsche fuori e dalla Casa texana dentro, entrando in un affollato mercato cinese di EV con un prezzo accattivante: 30.000 dollari per il modello base, 4.000 in meno rispetto a quello della Model 3 in Cina. Un capolavoro. Si lavora in perdita, per mangiare quote mercato e farsi un nome: la società ha così tanti soldi da poterselo permettere.
Ritmi forsennati
Le vendite di EV e ibride plug-in in Cina sono cresciute fino a rappresentare oltre la metà delle vendite complessive nel più grande mercato automobilistico del mondo. A ottobre sono cresciuti del 56,7% rispetto all’anno precedente, segnando il quarto mese consecutivo in cui le auto a batteria hanno venduto più delle auto a benzina nel paese. Per tenere il passo con la domanda, Xiaomi ha raddoppiato i turni di produzione da giugno e ha lanciato il modello premium SU7 Ultra al prezzo di oltre 110.000 dollari.
Il presidente Lu Weibing ha dichiarato in una chiamata post-guadagni che la sua fabbrica ha la capacità di produrre 20.000 auto al mese e che vede ancora margini di crescita. “Il nostro investimento è ancora molto consistente e continuiamo a migliorare il nostro hardware e software. E fondamentalmente non importa quale sia il livello di consegna finale, stiamo ancora investendo molto. Stiamo lavorando su ricerca e sviluppo”, ha affermato.
In rosso
Una delle aree su cui Xiaomi stava lavorando era lo sviluppo della tecnologia di guida autonoma, ha aggiunto. I ricavi sono stati di 92,5 miliardi di yuan (12,77 miliardi di dollari) per il trimestre conclusosi il 30 settembre. Huatai Securities ha previsto che Xiaomi consegnerà 400.000 veicoli elettrici nel 2025, quando le auto elettriche cresceranno fino a rappresentare circa un quinto dei ricavi rispetto all’8% di quest’anno.
Il settore automobilistico di Xiaomi, tuttavia, continua a operare in perdita. L’unità ha registrato una perdita rettificata di 1,5 miliardi di yuan per il trimestre, con un margine di profitto lordo del 17,1%. Durante il trimestre, Xiaomi ha mantenuto la sua posizione di terzo produttore di smartphone al mondo con spedizioni di 42,8 milioni di unità, in aumento del 3% e conquistando il 14% del mercato, secondo la società di ricerca Canalys. Dopodiché, fra qualche tempo, s’inizierà a far quattrini pure con le auto elettriche.
Vettura accattivante
Tre opzioni:
SU7, che corrisponderebbe ad una Standard Range RWD;
Pro, una Long Range;
Max, la versione Performance.
Ha cinque metri di lunghezza per 1,96 metri di larghezza e 1,45 metri di altezza. In dotazione cerchi da 19 pollici ma meglio optional da 20 e da 21 pollici: le donano.
Nell’abitacolo, schermo da 16,1 pollici con risoluzione 3K con un sistema di infotainment denominato Smart Cabin gestito da un processore Qualcomm Snapdragon 8295 (tecnologia Surge OS). Sistema operativo unificato, l’HyperOS.
Powertrain
Un singolo motore elettrico a trazione posteriore, architettura a 400 V, 220 kW di potenza, 400 Nm di coppia e batteria da 73,6 kWh con celle LFP di BYD: accelerazione da 0 a 100 km/h in 5,28 secondi e un’autonomia (dichiarata) di 700 km secondo il ciclo cinese CLTC. Più benevolo del nostro.
La Xiaomi SU7 Pro con batteria Shenxing di CATL e capacità di 94,3 kWh, architettura a 800 V, autonomia di 830 km (CLTC) e un’accelerazione in 5,7 secondi.
Infine, la SU7 Max offre un doppio motore a trazione integrale con 495 kW e 838 Nm di coppia: 265 km/h e accelerazione di appena 2,78 secondi. L’auto è alimentata da una batteria Qulin di CATL con una capacità di 101 kWh e l’autonomia di 800 km (CLTC) con architettura da 800 V.
Ricariche
I modelli a 400 V potranno recuperare 315 km di autonomia (CLTC) in 15 minuti. A 800 V si vola a 510 km (CLTC). Occhio al futuro ecosistema Xiaomi (come Tesla con i Supercharger) da 600 kW. Altra imitazione notevole sulla guida autonoma: “Pure Vision” con 11 telecamere, un sensore LiDAR, tre radar a onde millimetriche e ultrasuoni ed un sistema di posizionamento IMU e GNSS con chip di calcolo ad alte prestazioni grazie alla quale verrà sviluppato lo Xiaomi Pilot come sistema di guida autonoma.