Auto elettriche Silk-Faw a Reggio Emilia

Walter Gobbi
Silk-Faw 2

Progetto sempre più in bilico? No. Katia Bassi, direttore generale della Silk-Faw, conferma: la joint venture sino-americana realizzerà una nuova fabbrica automobilistica a Reggio Emilia. Oggi, dice l’ex manager della Lamborghini al Sole 24 Ore, c’è una sessantina di persone, tutte assunte. Basati al tecnopolo di Reggio Emilia. Si lavora alla fase di progettazione e sviluppo della piattaforma della coupé S9 e della berlina S7. Entro il primo semestre di quest’anno, ci sarà la posa della prima pietra, il grosso delle assunzioni avverrà nella seconda parte del 2023. E debutteremo sul mercato con la prima vettura nel 2024.

Silk-Faw 2

Auto elettriche Silk-Faw: un miliardo

La joint venture investirà quasi un miliardo di euro per costruire, nell’area di Gavassa, alla periferia della città emiliana. Obiettivo: hypercar ibride ed elettriche. Il progetto garantisce almeno mille nuovi posti di lavoro.

Spicca la la Hongqi S9. Presentata in occasione del Salone di Shanghai, questa hypercar è la prima di una gamma di auto sportive disegnate da Walter de Silva. Da far nascere nella Motor Valley. Per la grande matita, rosso è il colore del brand e anche quello delle auto da corsa italiane. Un punto simbolico di contatto culturale tra la bellezza e la tecnologia, proprio come accade tra due grandi Paesi come l’Italia e la Cina.

Alcune ricostruzioni della stampa locale hanno sollevato dubbi. Timori dei rappresentanti del M5S sull’origine dei fondi della Silk-Faw e sull’impegno finanziario del Comune e della Regione Emilia-Romagna.

In più, l’uscita del direttore commerciale e di Amedeo Felisa, assunto un anno fa come advisor speciale. Poi, i ritardi nella sottoscrizione dei contratti per l’acquisto dei 350 mila metri quadrati di terreni.

Entro il primo semestre sarà completato anche l’acquisto dell’ultima parte dei terreni. Siamo nelle tempistiche. Le amministrazioni locali stanno lavorando da sempre in grande sintonia.

Ovviamente, la guerra in Ucraina può aver determinato qualche ritardo. Come per tutti i Produttori. Il problema sono la carenza di materie prime, la crisi dei chip, lo stop ai cablaggi. Il tutto condito da prezzi in salita.

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