Mercedes non è l’unica ad aver rivisto la propria strategia verso la transizione alle auto elettriche. Di recente, infatti, si sono aggiunte anche Ford e Porsche, che avevano obiettivi molto ambiziosi, tra cui quello di diventare brand esclusivamente elettrici entro il 2030. Tuttavia, una combinazione di fattori hanno costretto i brand a rivedere le strategie, che ora includono ancora lo sviluppo di motori a combustione interna.
Mercedes cambia strategia sulla transizione all’elettrico su “richiesta” dei clienti
Alla luce delle vendite di auto elettriche in calo nel Vecchio Occidente, la casa automobilistica con sede a Stoccarda ha riconsiderato l’obiettivo di diventare un brand esclusivamente elettrico entro il 2030. Le vendite dei veicoli a zero emissioni non hanno raggiunto le aspettative, e la differenza è decisamente enorme. Le vendite della Classe S, ad esempio, superano quelle della EQS: 4.000 modelli venduti, contro i 100 della berlina elettrica.
Ma non è soltanto la tendenza di mercato attuale ad aver fatto cambiare idea al marchio, bensì le richieste dei clienti. La casa automobilistica di Stoccarda, infatti, ha stabilito che anche i clienti più facoltosi preferiscono le auto con motore termico alle costose elettriche. Sebbene Mercedes abbia aggiustato il tiro, non abbandonerà del tutto la transizione all’elettrico, ma ci andrà più cauta.
L’amministratore delegato di Mercedes, Ola Källenius, ha dichiarato che la neutralità carbonica rimane un obiettivo centrale per l’azienda, ma che verrà perseguito con un approccio più graduale. Il marchio tedesco intende infatti continuare a investire nello sviluppo dei motori a combustione interna, con l’obiettivo di ridurne le emissioni.
Restando in tema Mercedes ed elettrico, nei giorni scorsi una Mercedes EQE elettrica ha preso fuoco mentre era ferma, e non in carica, in un parcheggio di un complesso residenziale. Per domare le fiamme, che hanno distrutto altre 70 auto nelle vicinanze, è stata richiesta la presenza di 177 soccorritori.