La Cina attraverso il Ministro del commercio cinese, Wang Wentao, è tornata a difendere le sue case automobilistiche accusate di concorrenza sleale per il fatto di vendere auto elettriche a basso costo. Secondo l’UE ciò avverrebbe in quanto questi produttori beneficerebbero di sostanziosi sussidi da parte del proprio paese. Ma Wentao che in questo momento si trova in Europa da Parigi ha fatto sapere che le cose non stanno così.
Auto elettriche: la Cina difende le sue case automobilistiche dalle accuse di concorrenza sleale, niente sussidi solo innovazione
Wang Wentao ha tenuto domenica una tavola rotonda a Parigi con i rappresentanti di più di 10 imprese tra cui anche Geely, secondo una dichiarazione pubblicata lunedì dal ministero del Commercio. Durante l’incontro, ha ribadito la posizione di Pechino secondo cui le aziende cinesi di auto elettriche non fanno affidamento sui sussidi per ottenere un vantaggio competitivo e ha affermato che le accuse di “eccesso di capacità” da parte di Stati Uniti ed Europa sono infondate.
“Le aziende cinesi di auto elettriche fanno affidamento sulla continua innovazione tecnologica, su un perfetto sistema di produzione e catena di fornitura e sulla piena concorrenza del mercato per un rapido sviluppo, non facendo affidamento sui sussidi per ottenere un vantaggio competitivo”, ha affermato Wang. Ha anche detto loro che il governo cinese sosterrà attivamente le aziende per salvaguardare i loro diritti e interessi legittimi.

Dopo la visita in Francia, il Ministro del Commercio cinese dovrà poi recarsi in Italia per incontrare il Ministro degli Esteri. Per quanto riguarda le tensioni commerciali tra Bruxelles e Pechino, queste dovrebbero essere al centro della visita del presidente cinese Xi Jinping a Parigi il prossimo maggio.