Anno orribile il 2024 per le auto elettriche in Europa. Dicembre -0,2%, ma il crollo sarebbe peggiore senza il +56,8% britannico: in terra inglese, grazie ai maxi sconti delle Case sulle full electric, vendite in forte rialzo. Riduzioni necessarie per evitare le multe ai costruttori che immatricolano vetture troppo inquinanti. In generale, l’Ue chiude a -10,2% col pesantissimo -38,6% tedesco, -20,7% francese e -14,8% italiano.
Disfatta elettrica
Nel complesso, nei 12 mesi 2024, vetture a batteria al 13,6% di quota, giù del 5,9%. Eppure, considerando tutte le alimentazioni, a dicembre, secondo i dati diffusi dall’associazione dei costruttori Acea, le immatricolazioni nell’area Ue+Efta+Uk si sono salite del 4,1% a 1.091.131 unità, mentre nei dodici mesi le targhe arrivano a 12.963.614, ossia +0,9%. Quindi, elettriche in controtendenza rispetto al resto. Una disfatta totale.
Che cosa serve
Necessarie più colonnine di ricarica veloci in Europa, un costo dell’elettricità inferiore, una maggiore comodità quando si fa il pieno di elettroni, ecobonus lato domanda e offerta. E uno scudo anti Cina. Nulla di nuovo o di eclatante: il Regolamento 2019 imponeva queste condizioni a favore dell’elettrico a livello centrale e locale.
Dialogo strategico
Se ne parlerà col Dialogo strategico in Ue dal 30 gennaio 2025. Dopodiché, le raccomandazioni alla Commissione Ue, e quindi il Trilogo, con eventuali decisioni sul da farsi. Passerà tanto tempo, mentre Cina e Usa (e Russia) corrono.