Auto elettriche: i piani dell’Europa per recuperare sulla Cina

M Magarini
Con queste credenziali l’Europa confida di recuperare il terreno sulla Cina nella produzione delle auto elettriche
Auto elettriche

Misurarsi con le nuove auto elettriche provenienti dalla Cina sembra essere davvero complicato per le aziende europee e americane. Tuttavia, regna la convinzione che sia soltanto una questione di tempo prima di recuperare il gap. Nel frattempo, sul mercato emergono proposte come la L6, la nuova berlina a zero emissioni prodotta dal marchio IM, che approderà anche nel Vecchio Continente. Diverse caratteristiche la rendono molto interessante agli occhi dei consumatori.

Auto elettriche: le manovre dell’Europa per recuperare il terreno sulla Cina

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Innanzitutto, avrà un prezzo competitivo, probabilmente al di sotto dei 30.000 euro. Sebbene il listino debba ancora essere comunicato, l’intenzione è di catturare un ampio pubblico, a differenza delle proposte precedenti. Infatti, lo stesso brand aveva commercializzato la L7 e la LS7, entrambe rivolte a una platea premium. In questo caso, l’approccio minimalista consente di controllare i costi produttivi e di invadere, quindi, i concessionari con una politica aggressiva.

Per quanto riguarda la trazione, essa può essere posteriore o integrale, con autonomie rispettivamente di 600 e 700 km nel ciclo WLTP. Sono valori che fanno venire i brividi se confrontati agli standard attuali. In media, infatti, la soglia raggiunta dagli operatori occidentali si aggira intorno ai 300 km, a meno di proposte molto costose. Tuttavia, la Repubblica del Dragone ha avuto il merito di muoversi in anticipo rispetto alle realtà tradizionali, da qui il raggiungimento di soglie sensazionali. Inoltre, la tecnologia è all’avanguardia, rappresentata da un sistema di infotainment di ultima generazione e un sistema di assistenza alla guida di livello 2, il massimo consentito dall’UE. Qualora le premesse verranno rispettate, sembra avere le credenziali adatte a mettere i bastoni tra le ruote delle proposte dalla lunga e rinomata storia.

In generale, le compagnie europee hanno l’imperativo di intensificare gli sforzi. Altrimenti, senza nemmeno accorgersene, le potenze orientali sottrarranno loro preziosissime quote di mercato. Lo sa benissimo Stellantis, reduce da una proficua intesa raggiunta insieme a Leapmotor. Il conglomerato italo-franco-americano, nato nel 2021 dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e PSA Groupe, è entrato nel capitale azionario, al fine di accedere alle allettanti risorse del partner. Inoltre, anche il gruppo Volkswagen ha intensificato i rapporti con Pechino, consapevole di avere molta strada da fare per ridurre il distacco.

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La chiave di volta nella realizzazione delle auto elettriche consiste nella tecnologia, un aspetto cruciale se l’obiettivo è competere sullo stesso piano. Ciò apre alla creazione di sinergie con colossi tecnologici, allo sviluppo interno di tecnologie inedite e all’acquisizione di rappresentanti hi-tech. In aggiunta, è necessario lavorare tanto e bene sulla percezione del brand. A tal proposito, la lunga storia e la forte reputazione agevolano le operazioni rispetto a una debuttante come, ad esempio, IM.

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