Auto elettriche, gli incendi fanno paura, State Farm attua una decisione drastica nei suoi parcheggi

Dario Marchetti Autore
La decisione potrebbe creare un precedente di non poco conto: andiamo a vedere perché
Incendio auto elettrica

Il timore di incendio delle auto elettriche continua ad angosciare molti proprietari di questi veicoli. Un timore alimentato dalle notizie che vengono messe in grande risalto dai media, nonostante il fatto che eventi di questo genere siano norma anche per i veicoli dotati di motore endotermico.

A tal proposito occorre sottolineare la notizia relativa a State Farm, colosso assicurativo degli Stati Uniti, il quale ha deciso di rimuovere le stazioni di ricarica per veicoli elettrici presenti nei suoi parcheggi in tutto il Paese. Nel farlo, la compagnia ha citato come motivo principale le preoccupazioni per la sicurezza antincendio.

La società con sede in Illinois, nota per assicurare praticamente tutto ciò che può essere affidato alle sue cure, sta ora esplorando opzioni di ricarica alternative per i suoi dipendenti che guidano veicoli elettrici. Aggiungendo che darà notizie al proposito, nel caso siano individuate. Si tratta comunque di una presa di posizione anomala per una società che basa il suo modello di business sulla gestione del rischio. Tanto da spingere ad una semplice domanda: si tratta di un rischio troppo arduo da gestire?

State Farm rimuove le stazioni di ricarica per auto elettriche dai suoi parcheggi

È stata l’agenzia di stampa locale WGLT a riferire la decisione presa da State Farm. Aggiungendo che la decisione avrà un impatto sulla sede centrale della società, posizionata a Bloomington, in Illinois, oltre che sui vari uffici satellite disseminati in tutto il Paese. La scadenza per la rimozione è stata fissata al 28 ottobre, dando ai dipendenti che si affidano ai caricabatterie in garage meno di un mese per riuscire trovare un nuovo modo per mantenere i loro EV carichi nel corso della giornata lavorativa.

Sede State Farm

Questa è la comunicazione inviata ai dipendenti da State Farm: “Sebbene comprendiamo l’impatto su coloro che si affidano alla ricarica dei veicoli elettrici, la nostra massima priorità è garantire un ambiente di lavoro sicuro e protetto per i nostri dipendenti. A seguito di una valutazione dei rischi aziendali e di valutazioni condotte dai vigili del fuoco locali e dalla protezione del posto di lavoro in ogni hub e sede centrale aziendale, sono stati identificati rischi di incendio nei parcheggi che al momento non possono essere mitigati”.

Proprio la chiusa di questo messaggio spingerà sicuramente molti a porsi domande. Se il pericolo di incendio non può essere mitigato, vale la pena di sottoporsi a rischi enormi per contribuire ad un miglioramento ambientale sicuramente importante, ma meno della propria incolumità fisica?

State Farm non intende rischiare

Parlando con 25 News, un portavoce di State Farm ha spiegato: “Le stazioni di ricarica attualmente ospitate nei nostri parcheggi saranno chiuse. Sono in atto dei piani per esplorare posizioni di ricarica alternative al di fuori dei parcheggi, inclusa la possibilità di parcheggiare i veicoli elettrici. Annunceremo gli aggiornamenti rilevanti non appena questi piani saranno finalizzati”.

Tradotto in parole semplici, vuol dire che State farm non è disposta a rischiare nulla per favorire la mobilità sostenibile. Se elettrificazione deve essere, qualcun altro se ne assuma responsabilità e oneri. E se lo afferma una compagnia di assicurazioni, forse la politica dovrebbe iniziare ad avere qualche salutare dubbio, invece di procedere come un bulldozer su una strada che potrebbe rivelarsi molto ardua da gestire.

Incendio auto elettrica

La compagnia assicurativa, dal canto suo, sembra convinta che spostare le stazioni di ricarica per veicoli elettrici in parcheggi di superficie sia una scelta più sicura, andando a ridurre al minimo la potenziale minaccia per altri veicoli ed edifici. Una posizione abbastanza comprensibile alla luce di quanto successo in estate a Incheon, in Corea del Sud. In quell’occasione, infatti, le fiamme propagate da un’auto elettrica in fiamme si sono propagate a centinaia di veicoli parcheggiati e ai caseggiati soprastanti, provocando un vero e proprio disastro.

Auto elettriche, i pacchi batteria ormai fanno paura

Gli incendi dei veicoli elettrici sono ormai oggetto di controversia. L’episodio di Incheon, in effetti, rappresenta la classica cima dell’iceberg. Se gli studi affermano che i veicoli elettrici hanno statisticamente meno probabilità di prendere fuoco rispetto ai veicoli tradizionali a benzina o ibridi, gli eventi che li vedono protagonisti sono però clamorosi.

Nel caso di un incendio di questo genere, infatti, i loro pacchi batteria possono trasformarsi in un vero e proprio incubo. Lo testimoniano del resto i pompieri che si sono trovati alle prese con eventi simili, costretti a lavorare per ore per riuscire a spegnere definitivamente le fiamme. Ogni singola cella può infatti prendere fuoco separatamente, richiedendo tecniche specializzate e grandi quantità di acqua per il suo spegnimento.

I caricabatterie, a loro volta, vengono spesso installati in parcheggi chiusi, in modo da proteggerli dagli avversi elementi atmosferici. Un incendio in uno spazio chiuso è però in grado di riempire rapidamente un garage di fumo tossico e calore talmente intenso da danneggiare l’edificio stesso.

State Farm, chiaramente, non è disposta a ignorare un rischio simile. E questo pone un problema potenzialmente ancora più grande: se le compagnie assicurative rifiuteranno di apporre la propria garanzia sulle auto elettriche, come sarà possibile rimediare? Senza contare che nel caso accettassero di farlo, è del tutto lecito attendersi un ulteriore aggravio di spesa per i consumatori.

In Gran Bretagna chi assicura EV paga il doppio rispetto a quanto previsto per le auto termiche

Per capire ancora meglio la serietà della questione, occorre fare riferimento a quanto accaduto in Gran Bretagna, ove le compagnie assicurative sono finite Finite nel mirino delle associazioni di consumatori. A scatenare la querelle è stato il massiccio aumento del costo dell’assicurazione dei veicoli elettrici. Rispetto ai proprietari di vetture a combustione interna, infatti, i sudditi elettrificati di Sua Maestà si ritrovano a dover versare premi assicurativi che si attestano praticamente al doppio.

Incendio auto elettrica

A riportare la vicenda è stato Bloomberg, ricordando come, a fine 2023, i premi assicurativi per i veicoli elettrici siano saliti dall’altra parte della Manica a una media di 1.344 sterline (circa 1.570 euro ai tassi di cambio attuali). Le aziende incriminate, chiamate a fornire la propria versione, hanno risposto ricordando che i premi sono determinati dai costi e dalla frequenza dei sinistri.

In effetti, le richieste di risarcimento per danni accidentali ai veicoli elettrici costano il 35% in più rispetto a riparazioni comparabili per i veicoli endotermici. Inoltre vanno considerati altri fattori, come il costo più elevato delle riparazioni e la pratica insufficienza di meccanici addestrati in questo particolare ambito.

Questa la risposta alle accuse dell’amministratore delegato di Howden Group Holding per il Regno Unito e l’Irlanda, Carl Shuker: “I tempi di riparazione aumentano, il costo dei componenti anche e probabilmente assisteremo a un volume sempre maggiore di veicoli elettrici rottamati, perché al momento i valori residui sono particolarmente bassi”. Insomma, l’elettrificazione della mobilità rischia di costare molto cara, ai consumatori, più di quanto previsto.

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