Auto elettriche cinesi: boom delle immatricolazioni in Europa

Il mercato automobilistico in Europa è alle prese con una crisi profonda, che va avanti senza soluzione di continuità da ormai due anni. Dal momento in cui è scoppiata l’emergenza sanitaria da Coronavirus nel 2020, con le conseguenti misure restrittive, i numeri delle immatricolazioni sono crollati pesantemente, per poi dare segnali di progresso negli ultimi mesi.

Advertisement

Le auto elettriche cinesi fanno il botto in Europa

concessionaria auto

Advertisement

Ad agosto, Jato Dynamics ha elaborato i dati, che segnalano un aumento del volume pari al 3,5 per cento rispetto allo scorso anno, con 739.037 unità commercializzate. Ciò non è comunque sufficiente a migliorare il quadro generale, poiché il volume continua a diminuire.

Il volume degli EV cresce dell’11 per cento, e attualmente costituisce il 61 per cento della domanda complessiva di mezzi a basse e zero emissioni. Un dato davvero interessante è che il 20 per cento di ogni esemplare a batteria immatricolato nel Vecchio Continente durante l’ottavo mese dell’anno proviene dalla Cina, la seconda Nazione per fabbricazione di EV, dopo la Germania. Difatti, sul mercato dello Stato asiatico ha visto un incremento del 78 per cento in Europa appena del 17 per cento.

Dacia Spring Essential promozione

Advertisement

Le analisi ed elaborazioni di dati effettuata da Jato Dynamics, uno degli istituti di consulenza più rinomati e riconosciuti in circolazione, attestano come la crescita delle vendite di EV cinesi in Europa. Le vetture in questione certamente rivestiranno un ruolo cruciale nel mercato globale. A ogni modo, è importante evidenziare che la prevalenza dei veicoli proveniente dalla Cina non sono costruiti da marchi locali: quasi il 50 per cento dell’ammontare globale è della Tesla.

La realtà fondata e diretta da Elon Musk ha siti produttivi dislocati un po’ ovunque nel continente asiatico, e al numero complessivo di EV immatricolati in Europa e fabbricati in Cina ha contribuito pure la Dacia Spring, fortunato modello rumeno in grado di conquistare la platea internazionale. In effetti, appena il 18 per cento delle elettriche costruite nel Paese asiatico e registrate in Europa lo scorso mese di agosto sono realmente di un marchio cinese.

X