Flop auto elettrica a livello planetario quasi per tutti i Gruppi occidentali. Mercedes ha abbassato le sue previsioni di margine di profitto annuale dopo le deboli vendite e gli utili del secondo trimestre, ma si aspetta che i nuovi modelli la aiutino a combattere la dura concorrenza in Cina nella seconda metà dell’anno. Lo riporta la Reuters. Le Case automobilistiche tedesche hanno lottato con una domanda fiacca di veicoli elettrici, unita alla dura concorrenza locale in Cina, ai colli di bottiglia dell’offerta e ai tassi di interesse persistentemente elevati. Morale: sì alle ibride plug-in. Altro che elettriche. Quindi sì alle termiche, perché le PHEV tali sono.
Com’è lontana l’epoca in cui gli esperti dicevano: ormai tutti faranno solo elettriche, che darà prosperità e sicurezza occupazionale.
Ibrido, che salvezza
Mercedes ha affermato che si aspetta che le vendite di ibridi plug-in aumentino nella seconda metà del 2024 poiché il settore in Europa e negli Stati Uniti registra una domanda più forte di modelli ibridi, mentre le vendite di veicoli elettrici sono rimaste al di sotto delle aspettative.
Le previsioni più basse hanno fatto scendere le azioni della società dell’1,4% nelle prime contrattazioni. Gli analisti di Bernstein hanno scritto in una nota ai clienti che mentre alcuni investitori si aspettavano un profit warning, Mercedes ha semplicemente tagliato le sue previsioni di margine.
“Nel complesso, l’esecuzione Mercedes si è ripresa, ma le vendite complessive e il mix di vendite di fascia alta sono rimasti deboli”, hanno scritto gli analisti di Citi in una nota ai clienti.
Dalla Cina con sofferenza
Tuttavia, ha una “visione cauta” sulla Cina, dove prevede una forte concorrenza nei suoi segmenti di modelli base e di base, mentre “cerca di difendere con successo la sua posizione di leader” nei modelli di auto di fascia alta. Il ceo Ola Kaellenius ha detto agli investitori in una conference call che la Casa continuerà il suo approccio flessibile per offrire ai consumatori sia modelli a combustibili fossili sia elettrici in base alla domanda. Ma ha detto che la società deve competere con i veicoli elettrici in Cina a causa del ritmo di adozione dei modelli nel più grande mercato automobilistico del mondo. Insomma, difficoltà, Case cinesi ultra competitive che sfornano macchine elettriche a basso costo, nuovi modelli sul mercato a getto continuo da parte del Dragone, ma la Stella a tre punte insiste: elettrico, sarà della partita.
Questione soldi
Il Gruppo di Stoccarda ha registrato un calo del 27,5% degli utili rettificati della sua divisione auto nel secondo trimestre, contro la stima LSEG di un calo del 26%. Calo delle vendite del 6% nel primo semestre, con un -17% per i veicoli a batteria (+16% le ibride plug-in). Per quest’anno, quindi, prevede un margine operativo rettificato nell’ordine del 10-11% (dopo il 9,9% del semestre contro il 14,3% del 2023), in leggero calo rispetto al precedente obiettivo del 10-12%. Titolo sotto pressione a Francoforte. D’altronde, sono state sedute terrificanti dopo i ko di Stellantis a Porsche e Tesla, da Ford a Nissan. L’elettrico ha dato la scossa.