Se i media sono letteralmente tappezzati di notizie relative alle nuove frontiere dell’automotive, a partire naturalmente dall’auto elettrica, nella realtà i giovani, che da questi nuovi orizzonti dovrebbero essere i più attratti mostrano un atteggiamento sanamente conservatore.
Basta infatti dare un rapido sguardo all’ultimo sondaggio condotto da Aretè, risalente al passato mese di novembre, per notare come i giovani italiani sotto i 35 anni preferiscano i veicoli provvisti di un motore termico, o al massimo ibrido. E preferiscono acquistarli in una concessionaria, dopo averli visionati con attenzione, magari cercando di contenere la spesa sotto i 20mila euro. Ma andiamo a vedere meglio il sondaggio e le risultanze che ne sono trapelate.
L’indagine di Aretè: gli under 35 preferiscono i modelli termici a quelli elettrici
Quando si parla di ecologia, si pensa che siano soprattutto i più giovani ad essere attratti da modelli più amichevoli nei confronti dell’ambiente. Per quanto concerne il rapporto con la mobilità, però, stando a quanto raccontato dall’ultimo sondaggio condotto da Aretè, sembra proprio trattarsi di uno stereotipo. Gli under 35 del nostro Paese, infatti, preferiscono vetture dotate di motore termico o ibride, da acquistare nelle concessionarie specializzate. Salta quindi anche l’idea che il futuro del commercio sia nettamente orientato verso l’esperienza digitale, almeno per quanto concerne l’industria automobilistica.
Il sondaggio è stato incentrato sul tema dei consumi collegati alla mobilità relativi alle nuove generazioni e ha fornito un quadro abbastanza sorprendente. Tale da ribaltare il vecchio detto in base al quale si nasce incendiari e si muore pompieri. Nessuna traccia di rivoluzione nelle abitudini di acquisto palesati dai giovani italiani, se si pensa che preferiscono le auto a combustione interna, da comprare in concessionaria. L’unica conferma, può quindi essere considerata la tendenza a spendere il meno possibile, in considerazione di una posizione finanziaria ancora da convalidare. Gli under 35 del Belapaese, infatti si pronunciano per una spesa massima di 20mila euro. Resta solo da capire se le case saranno disposte a fornire questo genere di opzione, considerato come le leggi tendano a sfavorire i modelli più economici.
L’auto è ancora il mezzo di trasporto più utilizzato
Il sondaggio di Areté ha comunque fornito alcune conferme sulle abitudini in tema di mobilità della fascia d’età in oggetto. L’auto, infatti si conferma il mezzo di trasporto più gettonato, con oltre sei giovani che la utilizzano. Precedendo in questa graduatoria il mezzo pubblico, gli scooter, le moto e le biciclette.
Si attesta all’87%, quindi su un dato largamente maggioritario, la percentuale del campione intervistato che dichiara di possedere già un autoveicolo. Solitamente acquistato da più di tre anni, non dovrebbe essere sostituito da uno nuovo per almeno un altro paio. Quando sarà arrivato il momento di farlo, comunque, il 46% di coloro che hanno risposto ha affermato l’intenzione di recarsi in una concessionaria. Al suo interno, infatti, potrà parlare con un rivenditore e, soprattutto, saggiare da vicino la qualità costruttiva del veicolo.
Un’esperienza di acquisto quindi molto simile a quella dei propri padri, cui cercherà di sottrarsi il 35%, pronto a informarsi sui siti specializzati e altre fonti sul web. Mentre solo il 4% dichiara di utilizzare i social per farsi un’idea in tal senso.
Anche tra i giovani cala il consenso per le auto elettriche
Un dato molto interessante, e anche preoccupante per le associazioni che si battono per un modello di mobilità più sostenibile, è quello relativo al gradimento per le auto elettriche. Il 35% del campione esaminato, infatti, dichiara la propria preferenza per le auto ibride (quattro punti in meno rispetto a un sondaggio analogo fatto due anni fa). Mentre il 19% punta sulle elettriche, facendo registrare un calo di ben undici punti percentuali rispetto al 2022.
Di converso, crescono i dati relativi alle auto a gasolio (22%, +10% rispetto al 2022) e a benzina (14% e +7 punti). Un dato da guardare quindi con una certa preoccupazione e probabilmente figlio delle grandi polemiche che stanno accompagnando la transizione verso un modello energetico meno impattante a livello ambientale.
A commentare i dati emersi dal sondaggio, è stato Massimo Ghenzer, presidente di Aretè, che ha dichiarato: “L’acquisto di un’automobile porta con sé valori intangibili anche per gli under 35 che si dimostrano non troppo distanti dai propri genitori e particolarmente attenti al fattore economico.” E a ragione, considerato il momento non proprio felice per l’economia globale.