Auto cinesi termiche ibride boom in Europa: beffa dazi elettriche Auto cinesi termiche ibride boom in Europa: beffa dazi elettriche

Auto cinesi termiche ibride boom in Europa: beffa dazi elettriche

I dazi UE sulle auto elettriche Made in China fanno il solletico alle Case orientali: stravincono le termiche ibride.

Le auto cinesi termiche ibride plug-in invadono l’Europa, col loro bel motore a benzina tradizionale, classico, comodo: così, i dazi UE sulle auto elettriche Made in China fanno il solletico alle Case orientali. Che proseguono nell’avanzata inesorabile. Per le full electric, servirà solo più tempo, ma il destino è segnato in favore del Celeste Impero dopo il gravissimo errore del Green Deal UE 2019. I dazi UE sulle auto elettriche Made in China fanno il solletico alle Case orientali. Secondo elaborazioni di Dataforce (fonte Autonews), a febbraio le vendite delle Case cinesi sono aumentate del 64%, arrivando a 38.902 unità, grazie a BYD (4.294), Chery (4.095) e SAIC, ossia MG (4.004), mentre la penetrazione è salita, in un anno dal 2,5% al 4,1%.

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Auto cinesi termiche ibride: il consumatore europeo le vuole

La Cina con intelligenza va dove il consumatore desidera. La domanda è fatta di macchine pratiche, col motore a combustione: ecco le termiche del Regno di Mezzo, con in più una batteria. Intanto, per ora le elettriche Made in China ed esportate in UE sono calate del 3,4% a 11.116 unità, sebbene il mercato europeo salga del 26%. Per le ibride plug-in di fabbricazione cinese +321%, per 4.744 unità. Cin BYD Seal U a 2.281 vendite, MG HS a 1.079 e Jaecoo 7, a 971. Addirittura, le macchine con motori a benzina tradizionali sono volate in alto del 27% a 11.798 auto, con i due marchi della Chery (Jaecoo e Omoda) a fare da traino innanzi a MG HS e MG3. Quindi, o ibrido plug-in o ibrido o benzina. No alla schiavitù elettrica con poche e lente colonnine. 

Quali numeri

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Non male la Leapmotor a 895 immatricolazioni grazie alla T03 prodotta nello stabilimento polacco di Stellantis, ottime le 1.281 vendite della BYD Dolphin (+139%), di Omoda 5 con 2.138, Polestar 4 (1.247 immatricolazioni per la svedese di proprietà della cinese Geely) e Xpeng (984). Non male Zeekr (154), Lynk & Co (305), NIO (73), Aiways (8) Great Wall (153) e Hongqi (70). Dopodiché, l’UE farà i conti con le auto cinesi range extender: zero dazi, in quanto c’è un bel motorino a benzina. Bruxelles beffata, un trionfo per Pechino.

Allarme rosso non ascoltato

A dicembre 2024, Murtuza Ali, analista di Counterpoint Research, aveva detto: “L’aumento è guidato dai cinesi che si stanno spostando verso i PHEV (ibridi plug-in) come un modo per eludere le nuove tariffe UE sulle importazioni di BEV (veicoli elettrici alimentati a batteria) dalla Cina”. Le tariffe UE (che è con le mani nei capelli doopo il fallimento del Green Deale e dei dazi) fino al 45,3% sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi sono entrate in vigore a fine ottobre per contrastare ciò che la Commissione europea afferma essere sussidi ingiusti. tutto contestato da Pechino. Le indagini anti-sovvenzioni sulle importazioni cinesi di veicoli elettrici, iniziate nell’ottobre 2023 e il rallentamento delle vendite di auto in Cina hanno portato alcune Case automobilistiche a cambiare la loro strategia europea per concentrarsi maggiormente sulle esportazioni ibride, come mostrano i dati.

Auto cinesi termiche ibride boom in Europa: beffa dazi elettriche

Le auto ibride, che funzionano con una combinazione di benzina ed elettricità, stanno guadagnando popolarità poiché gli acquirenti le considerano un compromesso conveniente tra la combustione e l’elettrico. Già da luglio a ottobre 2024 le esportazioni di veicoli ibridi in Europa erano più che triplicate, arrivando a 65.800 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, invertendo la tendenza di vendite in calo fino all’inizio di quest’anno e nel 2023, secondo i dati della China Passenger Car Association. Ciò ha aiutato le esportazioni di veicoli ibridi plug-in e ibridi convenzionali a rappresentare il 18% delle vendite totali di veicoli cinesi in Europa nel terzo trimestre, raddoppiando dal 9% del primo trimestre.

Altri dazi sulle ibride?

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Considerati i dazi del 100% sui veicoli elettrici di fabbricazione cinese negli Stati Uniti e in Canada, l’Europa è anche uno degli sbocchi più ovvi per i produttori di auto cinesi.

Mentre l’aumento delle esportazioni dalla Cina potrebbe innescare un’intensa concorrenza sui prezzi nel mercato europeo dei veicoli ibridi, alcuni esperti avvertono che le aziende cinesi probabilmente si muoveranno con più cautela per paura di innescare un altro giro di tariffe UE, stavolta anti ibride.

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