Auto cinese in Spagna: che affare per Madrid

Ippolito Visconti Autore News Auto
Dopo aver detto no ai dazi anti Cina, la Spagna protagonista totale dell’automotive.
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Se è idillio totale fra Ungheria e Cina (vedi BYD che costruisce vetture in terra magiara), è fidanzamento fra Madrid e Pechino grazie all’auto. Il governo iberico fa di tutto affinché le Case del Dragone vengano a produrre macchine in Spagna. Obiettivi: essere centrali a livello industriale, alzare i livelli occupazionali, proteggere l’indotto, dare ossigeno alla filiera. SAIC (MG), Chery e CATL le più interessate al corteggiamento che arriva dalla terra della movida. 

Vantaggio geografico

La Spagna ha l’asso di cuori in mano: la vicinanza geografica al Regno Unito, un mercato chiave per la MG. Ottimi anche i collegamenti dal punto di vista logistico. Galizia, Aragona e Cantabria avrebbero già presentato ai vertici SAIC proposte concrete: nel piatto, un pacchetto di sussidi in grado di facilitare l’investimento. Della serie, io fornisco agevolazioni a te, e tu costruisci da me. Un “do ut des” intelligente. Pertanto, la Spagna si è espressamente schierata contro i dazi Ue anti auto elettrica cinese, ingraziandosi Pechino.

Il treno dell’alleanza

Abbiamo la prova di quanto i rapporti fra Spagna e Dragone siano buoni. Il Global Times spiega che stamane un treno merci Cina-Europa carico di 110 container di beni di prima necessità, ricambi auto e macchinari è partito dalla città di Yiwu, provincia di Zhejiang, nella Cina orientale, per Madrid. Lunga 13.000 chilometri, è la tratta ferroviaria internazionale più estesa al mondo: un collegamento commerciale vitale con l’ex Impero Celeste. Prodotti spagnoli popolari come vino, olio d’oliva e prosciutto iberico sono diventati sempre più popolari nel mercato cinese continentale.

A tutto ricambi auto

Le esportazioni di Yiwu sono passate da articoli a basso costo e beni di uso quotidiano a prodotti di alto valore e ad alta tecnologia come ricambi auto, elettrodomestici intelligenti, pannelli solari e veicoli elettrici.

La Yiwu-Madrid ha completato 1.800 viaggi di andata e ritorno, trasportando 145.500 container di merci, per un valore di oltre 8 miliardi di dollari. Rispetto al trasporto marittimo, il treno merci Cina-Europa offre più affidabilità e tempi di transito brevi, con un impatto minimo da maltempo. C’è un risparmio di 25 giorni; e si riducono i tassi di danneggiamento per i prodotti alimentari importati. 

Componenti in Spagna: quale soluzione

EV Motors, il partner spagnolo della Chery Automobile Co., è stato perentorio: i componenti saranno realizzati localmente per la sua joint venture con la Casa automobilistica cinese, in modo che i loro veicoli possano essere commercializzati come europei. Ricordiamo che EV Motors ha stabilito piani con Chery a inizio 2024 per produrre insieme veicoli a combustione, ibridi ed elettrici in uno stabilimento di Barcellona. Le forniture locali ridurrebbero i costi di importazione e migliorerebbero la produttività, ha affermato il presidente della società spagnola, Rafael Ruiz. L’approvvigionamento di parti in loco è doppiamente importante: l’Unione europea ha imposto tariffe elevate sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi questo mese. Devono essere soddisfatti requisiti minimi di contenuto affinché siano considerate prodotte in Ue. 

Auto cinese in Spagna

Cosa fa Ebro di EV Motors 

Il marchio Ebro di EV Motors è pronto a iniziare la produzione di veicoli sportivi utilitari a propulsione convenzionale questo mese, ha affermato Ruiz. Chery ha posticipato l’inizio della produzione della sua ammiraglia Omoda 5 EV a ottobre 2025 alla luce dei dazi, ha riferito Bloomberg News. Inizialmente, Ebro assemblerà kit smontati, auto pre-assemblate che arrivano in sezioni, presso il sito di 300.000 metri quadrati nel porto di Barcellona, ​​un’ex fabbrica della Nissan Motor Co. L’impianto avrà la capacità di sfornare un’auto ogni 10 minuti, ha affermato Ruiz. L’anno prossimo, la fabbrica aprirà una linea per la produzione “completamente smontata”, un passo avanti verso la produzione su vasta scala che richiederà l’approvvigionamento di molti più componenti localmente, ha affermato Ruiz. Il quale ha espresso fiducia che l’Omoda 5 EV non sarà soggetta a dazi poiché verrà prodotta in Europa.

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