La seconda volta sarà quella buona? Se lo augura Audi con la R8 in versione elettrica. Il primo rilascio, risalente al 2015, non ha sortito gli effetti desiderati, ma l’idea di realizzare una terza generazione resiste. Anzi, è più concreta che mai, come rivelato dal responsabile della divisione tecnica, Oliver Hoffman. In un’intervista con Autocar, l’alto funzionario della Casa di Ingolstadt lascia intendere tra le righe che i lavori hanno già preso il via. Comunque, è prematuro parlare di data di rilascio, visti i numerosi temi da affrontare. In sinergia con il centro stile, gli ingegneri avranno il compito di risolvere le criticità segnalate in precedenza.
Audi R8: la supersportiva elettrica ci riprova
Siccome è il mercato a determinare la bontà di un modello, nel caso della prima Audi R8 a zero emissioni è lecito parlare di flop. Le immatricolazioni complessivamente registrate non hanno raggiunto nemmeno le 100 unità, segno di un evidente disinteresse da parte degli operatori. Quindi, i progettisti hanno realizzato un concept, l’Audi E-Tron PB18, mostrato nel 2018 e mai portato alla produzione di serie. Forse hanno preferito lasciare perdere anche a causa della scarsa diffusione delle bev.
La velocità di diffusione dei mezzi a batteria procede, infatti, a velocità differenti, in Europa e nel mondo. Se parliamo del Vecchio Continente, l’Italia è, ad esempio, uno di quei Paesi dove finora ha riscosso scarso appeal. Nemmeno gli incentivi stanziati dal Governo hanno permesso di sbloccare la situazione.
D’altro canto, in Norvegia e, in generale, nella regione scandinava il successo dell’alimentazione è sotto i nostri occhi. Comunque, l’uscita in Italia crediamo vada messa in conto per la futura Audi R8, dato il debole della nostra penisola nei confronti del lusso. Azzardare un prezzo di listino o una data di approdo nelle concessionarie rimane prematuro. Sarà il tempo a dirci le risposte desiderate, nel frattempo godiamoci le dichiarazioni di Hoffman. Che ha dimostrato di non aver paura di svelare le carte, senza, però, soffermarsi nei dettagli.
Speriamo di ricevere ulteriori delucidazioni nei prossimi mesi. Intanto, ha spiegato che la piattaforma adottata sarà quella SSP, messa a disposizione dal gruppo Volkswagen. Anche senza darne spiegazione, è evidente la volontà di tenere sotto controllo le spese di produzione e, dunque, il prezzo di listino. Dal pianale ne nascerà uno ad hoc, pensato per esaltare le performance. Non sappiamo se l’approvazione finale sia giunta dal nuovo ad Gernot Dollner (in carica dallo scorso 1° settembre), ma di certo c’è la volontà di far funzionare tutto quanto.