Ogni ofelè fa el so mestè. Ogni pasticciere faccia il suo mestiere. Cosa c’azzecca un detto milanese con un’auto tedesca (e che tedesca)? La filosofia. Oggi capita, infatti, di imbattersi in modelli che hanno la presunzione di saper far bene qualunque cosa, con il concreto rischio di non eccellere in nulla. Ecco, quello non è il caso dell’Audi Q8 E-Tron.
Avete presente la classica minestrina insipida? Ecco, più o meno rende l’idea, comune a tante vetture. Invece di rivolgersi a una precisa frangia di conducenti, viene commesso l’errore di puntare a un pubblico generalista. E sapete poi che cosa succede? Di non catturare l’attenzione di nessuno. Sì, forse siamo strati troppo tranchant, ne conveniamo. Ma è una tendenza comune e lo affermiamo in maniera tanto categorica ciò dipende pure dalla frustrazione percepita. A lungo andare, una pratica del genere è snervante, in quanto, anche se si parla tanto di personalizzazione, spesso si tratta giusto di parole al vento.
Spesso mancano i fatti, perché a chiacchiere siamo capaci un po’ tutti, poi, però, subentrano i timori di lasciare un bacino di pubblico scontento. Forte della sua esperienza, la Casa di Ingolstadt evita abilmente l’errore, con l’Audi Q8 E-Tron dotata di una spiccata personalità. La collocazione sul mercato è ben definita: tra i suv elettrici di fascia premium. Un comparto parecchio florido, data la forte domanda del mercato, il giudice supremo e fattore determinante le manovre dei Costruttori.
Dopo averla messa alla prova su strada, ciò di cui vi andremo a parlare nei paragrafi seguenti sono le nostre impressioni di guida. Ci soffermeremo, anzitutto, sul colpo d’occhio offerto, perché anche l’estetica ha un suo valore. Ma poi cercheremo di spiegarvi il feeling a bordo, sia in termini di performance sia del comfort dell’abitacolo, comprensiva di una riflessione sulle dotazioni hi-tech. Che si aprano le danze…
Audi Q8 E-Tron: esterni
Soggetto al processo di rebranding, la new entry teutonica è l’erede della E-Tron. La decisione assunta dai responsabili di marketing mira a spazzare via qualsiasi confusione provocata dal nome. A quanto pare, ciò ha provocato dei grattacapi in passato o, quantomeno, le parti hanno preferito mettere in chiaro la collocazione della vettura nella famiglia. Ora, oltre che elettrica, si capiscono le importanti ambizioni nutrite circa il veicolo. Rispetto alla generazione precedente gli interventi sono centellinati a dovere.
Senza sollevare troppo clamore, l’Audi Q8 E-Tron conquista apprezzamenti per via dell’innata eleganza. L’acquirente medio è un signore di mezza età, appartenente al ceto medio-alto della popolazione. Esagerare troppo nelle soluzioni stilistiche avrebbe potuto essere un clamoroso autogol, allontanandolo sul nascere. Gli stilemi rispondono alle esigenze di un target ben definito: lo abbiamo detto e lo ribadiamo, perché crediamo sia essenziale cercare di far passare il messaggio.
Su strada fa un’ottima figura, con discrezione. Per capire se sia o meno il caso di acquistarla, bisognerebbe porsi una semplice domanda: quanto mi piacciono i suv? Se la risposta è “tanto” e avete un buon budget a disposizione, non ne rimarrete affatto delusi. Troverete, infatti, una proposta in linea con i canoni tipici di un mezzo della categoria.
Il forte successo riscosso negli ultimi anni dalla tipologia giustifica l’adozione di uno stile sobrio e signorile. Una clientela giovane e desiderosa di mettersi in mostra per lo status sociale guadagnato farebbe bene a prendere in esame delle alternative. E non bisogna guardare alla concorrenza. Lo stesso Costruttore dei Quattro Anelli ne propone di opzioni appariscenti: basta fare un salto in qualsiasi concessionaria o navigare in rete e avrete la risposta alle vostre esigenze.
Interni e tecnologie
Una volta messo piede all’interno dell’Audi Q8 E-tron si avverte subito la sensazione di avere tra le mani un “giocattolino” niente male. Si tratta di un posto davvero piacevole dove passare il tempo. Anche chi ha esigenze piuttosto elevate in proposito avrà di che dirsi soddisfatto, dati gli elevati standard conseguiti dalla compagnia. Del resto, alla luce pure della posizione occupata nella gamma, ci saremmo stupiti del contrario. A Ingolstadt hanno ben presente come realizzare delle ottime vetture e qui ne abbiamo un promemoria. A livello di materiali, ne vengono utilizzati di eccellente fattura, in linea con la natura premium. Inoltre, la gestione degli spazi ci ha soddisfatti a pieno. Si sta davvero comodi a bordo, sia nei panni di guidatori sia di passeggeri.
L’ergonomia è da prima della classe, perfetta per dei viaggi con la famiglia al gran completo, complici i sedili, molto regolabili. Trovare i portaoggetti e le varie comodità è questione di pochi secondi, dato, appunto, lo studio certosino del salotto messo a disposizione. In merito alla tecnologia, i tasti fisici sono spariti e, anche se i nostalgici avranno qualche appunto da muovere, quello che abbiamo avuto il piacere di utilizzare dimostra quanto il passo sia stato necessario. A volte, la nostalgia ci impedisce di vedere la realtà per com’è, senza fronzoli, perché vale il celebre detto “si stava bene quando si stava peggio”.
Al centro del cruscotto, il sistema multimediale MMI Touch risponde in tempo zero ai comandi degli occupanti. La connettività con Android Auto ed Apple CarPlay avviene in modalità wireless nel giro di pochi istanti. Pollice alto pure per l’audio, affidato di nuovo alla celebre Bang and Olufsen, una garanzia di un lavoro di qualità, curato nei minimi particolari. Non fa gridare al miracolo, pertanto se avete pretese parecchio elevate vi conviene guardare altrove.
Qualora, però, abbiate aspettative realistiche e non consideriate il sonoro una priorità assoluta, allora l’Audi Q8 E-Tron vi sentirete di promuoverla. I sistemi ausiliari alla guida rispondono alle esigenze dei fan del giorno d’oggi, con un ricco pacchetto offerto già a partire dalla versione base. Al solito, con la crescita degli allestimenti crescono pure gli equipaggiamenti, fino al Prestige, il non plus ultra, che aiuta sia nelle manovre di parcheggio sia agli incroci.
Prestazioni
Da che mondo è mondo, il principale motivo di discussione con una bev è l’autonomia. Le ricerche degli analisti attestano, infatti, che è la principale area carente stando al punto di vista degli automobilisti in dubbio sull’acquisto. Mediante una differente disposizione delle celle, i progettisti aumentano il numero di celle. Così la batteria guadagna 16 kWh, per un totale di 114 chilowattora nominali (106 kWh netti) con le versioni 55 ed S. Venendo all’autonomia, lo sport utility ha una percorrenza di 494 km e la variante Sportback raggiunge quota 513 km.
Non reggerà il paragone con Tesla, ma per le necessità medie del pubblico di riferimento è più che sufficiente. La potenza massima sale a 503 CV e 973 Nm di coppia motrice massima, per una velocità massima di 210 km/h (limitati elettronicamente) e uno scatto da 0 a 100 in 4,5 secondi, eseguibile in secondi. È chiaro, non parliamo di una bev high-performance e l’azienda mica cerca di spacciarlo in quanto tale.
La massima trasparenza gioca a favore e permette di apprezzarne la meccanica, davvero degna di nota. In città è veloce e, anche se in autostrada magari si può trovare di meglio, lascia un’impressione positiva. Il listino prezzi parte da 89.900 euro per il suv e da 92.200 euro per la Sportback. Nel terzo trimestre del 2023 verrà, dunque, il momento della Audi SQ8 E-Tron quattro, il cui costo non è stato finora comunicato.