È tempo di novità assolute a Ingolstadt. Per la prima volta una vettura coi quattro anelli sul frontale si basa sull’architettura PPE (Premium Platform Electric), sviluppata in sinergia alla Porsche. I due marchi premium del gruppo Volkswagen hanno condiviso le risorse allo scopo di ottenere qualcosa di sensazionale, in grado di andare incontro alle esigenze della clientela. Il modello a beneficiare delle caratteristiche è l’Audi Q6 E-Tron 2024, di cui già avevamo sentito parlare nelle “puntate precedenti”. Dato un assaggio delle potenzialità su strada, adesso è giunto il momento di conoscere gli interni. Trattati da soli al Salone di Monaco, serbando il resto a futuri appuntamenti. Intanto, la curiosità schizza ai massimi livelli, giacché, se sarà stata riposta la stessa cura messa nell’abitacolo, allora ne vedremo delle belle.
Il periodo attraversato dal brand teutonico non è dei più semplici. Dallo scorso 1° settembre è salito alla carica di amministratore delegato Gernot Dollner, in sostituzione di Markus Duesmann. Che i piani alti del conglomerato fossero insoddisfatti del rendimento lo si era percepito in alcune dichiarazioni, ma le modalità della rottura hanno sorpreso un po’ tutti. Cosa sia accaduto tra gli uffici dell’azienda giusto i diretti interessati ne sono al corrente. Tra le voci di corridoio circolate, una vuole che vi sia stato un litigio furioso tra Duesmann e alcuni membri del CdA del VW Group.
A prescindere dalle dinamiche, il lavoro porta, ovviamente, la firma dell’ad precedente. Lo scopo di questo articolo è quello di stabilire cos’abbiano in serbo i progettisti. Dagli esterni passeremo all’abitacolo, trattato sia in termini di ergonomia e di spazio sia di dotazioni hi-tech, per concludere coi motori. La futura new entry in listino, ve lo anticipiamo, ha riprende uno dei concept di maggiore fascino degli ultimi anni, tuttavia ci mette parecchio del proprio.
Il passaggio dal prototipo alla produzione di serie comporta, infatti, degli accorgimenti, tali da rendere possibile la messa in commercio. Se una showcar mira a suscitare l’attenzione, un veicolo immesso nei punti vendita deve rispondere ai severi requisiti degli enti regolatori. E nemmeno l’Audi Q6 si discosta dallo schema.
Audi Q6 E-Tron 2024: gli esterni
Da diversi anni si rincorrono voci (spesso con foto spia a corredo) circa il prossimo suv tedesco. Qualche incidente di percorso ha rallentato in maniera sensibile le tempistiche, fino al reveal di pre-produzione. Il pianale è lo stesso della Macan EV e introduce una novità inedita in un veicolo della compagnia: il frontale con fari sdoppiati in stile BMW. La silhouette dovrebbe essere votata al raggiungimento della massima autonomia. Il probabile coefficiente di resistenza è di circa 0,25, che sarà ancora più basso nella versione Sportback. I montanti del parabrezza saranno parecchio inclinati.
Della zona anteriore spicca la griglia Singleframe chiusa, sulla falsariga di ulteriori vetture e-tron, provviste di una presa d’aria inferiore e finte prese laterali. Ora vi verrà da chiedervi quale sia il motivo dietro a elementi posticci. La ragione è riassumibile nella presunta poca virilità delle bev. In uno studio pubblicato dall’Università del Texas, ad Austin, è saltato fuori che una parte dei conducenti diffida delle vetture a zero emissioni poiché poco virili. Il campione interpellato è stato di appena 400 persone, tuttavia, per quanto suoni bizzarra, una corrente di pensiero del genere esiste. È sufficiente consultare dei social o dei forum a tema e lo noterete voi stessi.
La striscia luminosa del “lato B” è a tutta larghezza, sulla falsariga di parecchie sorelle dell’era attuale. A distinguere i fanali è la tecnologia OLED digitale di seconda generazione, capaci di avvisare l’automobilista in caso di imminente pericolo sulla strada. Se un occupante è sul punto di aprire la porta, pure i cicli vengono avvisati con un segnale visivo. Azzardare le probabili colorazioni della tavolozza cromatica è francamente prematuro. Con la presentazione saranno comunicate. Sulla base delle opzioni disponibili con la Q4 e-tron e la Q8 e-tron, ahimè poco fantasiose, non bisogna volare in alto con la fantasia. La prevalenza sarà costituita da gradazioni di bianco, grigio e nero, mentre la speranza è di apprendere dell’aggiunta di colori sgargianti, magari riservati alla declinazione high-performance.
Gli interni
Audi ha posto in luce gli interni all’IAA di Mobility, su cui non ci sono più segreti. In ottica estetica, il ponte di comando ha un taglio avvolgente, evidenziato dalla linea tracciata dai rivestimenti che, attraversando l’intera plancia nella fascia centrale, vanno da un pannello all’altro delle porte. Il conducente si ritrova in un salotto dominato da materiali soffici, che lo fanno sentire il benvenuto, e nelle zone operative predomina la tonalità scura. E dato che parliamo di materiali, merita un elogio a parte lo sforzo profuso in favore dell’ambiente. Oltre al powertrain pure da tale versante si pensa alla salute dell’ecosistema. I tappetini sono stati ottenutin in Econyl, ricavato da un mix di reti da pesca, tappeti e rifiuti industriali altrimenti diretti ai centri di smaltimento.
Gli occupanti avranno un buono spazio a disposizione, favoriti dal passo abbastanza generoso, almeno sulla carta. In assenza di scheda tecnica ci tocca affidarci alle semplici impressioni, dettate altresì dalla natura di sport utility. A occhio e croce, la lunghezza rimarrà sotto i 5 metri, attestandosi sui 4,8 m. In linea con la più compatta Q5 i valori del bagagliaio, che da un minimo di 526 sale, reclinando i sedili, fino a 1.529 litri.
Nel medesimo pannello curvo con tecnologia OLED figurano sia lo schermo centrale da 14,5 pollici di diagonale e quello del Virtual Cockpit da 12”. Esordisce poi il terzo display integrato nella plancia, avente lo scopo di intrattenere il passeggero anteriore, ma all’occorrenza pure di ausilio per l’automobilista. È uno degli optional, alla pari dell’head-up display, rivisto dal dipartimento software. Che ha perfezionato il riconoscimento vocale: pronunci “Hey Audi” e i comandi appaiono sullo schermo.
Motori e prezzi
I rumor riferiscono di un propulsore meno performante in confronto alla Porsche Macan a batteria, la quale pare si aggirerà intorno ai 700 CV. Ergo, l’Audi Q6 E-Tron 2024 sprigionerà circa 470 CV e 800 Nm di coppia motrice. Ciò sarebbe abbastanza a garantire uno scatto da 0 a 100 km/h in meno di cinque secondi. Per la tipologia Q6 e-tron RS magari sarà disponibile la funzione Boost, adibita a incrementare, in modo provvisorio, i valori a 600-640 CV e 1.000 Nm.
La trazione sarà presumibilmente integrale, anche se non è da escludere a priori l’adozione della posteriore con l’entry-level. Inoltre, è prevedibile il ricorso a tratti di classe premium, tra cui le sospensioni pneumatiche, lo sterzo dell’asse posteriore e il torque vectoring grazie al pianale PPE. Con una velocità di ricarica fino a 350 kW, essa permetterà di ricaricare la batteria da 100 kWh (da confermare) da zero all’80 per cento in circa 20 minuti. Con un coefficiente di resistenza aerodinamica di 0,22 CX, la percorrenza potrebbe rimanere sotto la soglia dei 650 km nel ciclo WLTP. Rimangono giusto la data di lancio, previsto nella prima metà del 2024, e il prezzo, che si dovrebbe aggirare tra i 75 e gli 80 mila euro.