C’è stato un tempo in cui Audi teneva testa alle connazionali BMW e Mercedes. Oggi i dati di immatricolazione risultano inferiori nelle elettriche, il che provoca una certa indignazione nel numero uno del gruppo Volkswagen, Oliver Blume. La Casa dei Quattro Anelli ha parecchio potenziale, ultimamente inespresso. Di conseguenza, il numero uno del conglomerato chiama Ingolstadt alla riscossa. Per riuscire nel compito occorre prendere in mano il proprio destino fin da ora, attraverso delle proposte commerciali all’altezza delle concorrenti. Se in passato il brand faceva un figurone sul fronte della tecnologia, tanto da puntualizzarlo nel suo stesso slogan, con il passare del tempo ha perso un po’ di punti. Non è stata in grado di mantenersi sulla cresta dell’onda, venendo superata in maniera netta dalle dirette rivali.
Audi: sulle bev accusa il gap con BMW e Mercedes
Le Q8 e-tron hanno avuto un buon impatto iniziale sul mercato, dopodiché sono emerse le difficoltà e da lì in avanti la situazione è andata solo a precipitare. Ora veleggia in acque tiepide, come un gigante dormiente. La drastica flessione delle immatricolazioni porta VW intera a interrogarsi su quali siano le cause. A porsi delle domande è soprattutto Blume, deluso dal rendimento. Preso il posto di Herbert Diess negli scorsi mesi, il top dirigente ordina la risalita. Nella fattispecie, deludono i numeri registrati dall’azienda a livello di vetture elettriche. In confronto con il Costruttore di Stoccarda e quello di Monaco di Baviera accusa un pesante ritardo.
In un breve lasso di tempo le antagoniste hanno trovato il modo di costruire un portafoglio prodotti a batteria di ottimo livello. Nel mentre, l’Audi presenta tuttora solo la Q8 e-tron e la Q7 e-tron Sportback. Le future new entry fanno di nome Q6 e-tron e A6 Sportback e-tron, le quali arriveranno nel corso del 2024. Lo sport utility entrerà in scena al Motor Show di Monaco, mentre la berlina sportiveggiante raccoglierà l’eredità lasciata dalla A7 Sportback. Tradotto: non approderà nelle concessionarie fino al secondo semestre dell’anno a venire.
Un punto interrogativo grosso quanto una casa campeggia poi sulla celeberrima Landjet, progetto in teoria destinato a prendere il posto della A8. Inizialmente si era previsto lo sbarco quest’anno, prima che qualche intoppo ha obbligato a rimandare i piani. Secondo Blume sarebbe stato necessario difendere con più decisione il ruolo del progresso dell’Audi. I problemi nel software hanno inflitto un duro colpo ed è compito di Markus Duesmann orchestrare la svolta. Dietro preoccupa, infatti l’avanzata delle realtà cinesi, a cominciare da BYD e Geely.