Firmato il piano sociale per Audi Bruxelles, che chiude il 28 febbraio 2025: accordo fra la Casa tedesca del Gruppo Volkswagen e i sindacati belgi a sostegno dei 3.000 lavoratori dell’impianto. La società pagherà bonus calcolati sulla base dell’anzianità di servizio di ogni dipendente. E verserà una più alta indennità di licenziamento rispetto a quella prevista dalle normative del Belgio: il doppio, per mitigare l’impatto sociale del guaio. Il quotidiano Nieuwsblad fa solo un esempio indicativo: a un lavoratore con 30 anni di servizio, buonuscita tra 200.000 e 400.000 euro, secondo mansione e livello salariale. Infine, iniziative straordinarie per i lavoratori ultrasessantenni. Si punta su corsi di formazione e strumenti di ricollocamento, così che gli ex addetti trovino una seconda occupazione: trattasi di missione ai limiti dell’impossibile, giacché il settore è in seria difficoltà.
Cina devastante
Il problema è che il mercato delle elettriche premium Audi è un mezzo flop: in passato, col termico, la Casa dei quattro anelli trionfava, era status symbol. Ma poi c’è stato il calo e infine i numeri pessimi in Cina, dove i marchi locali sono – agli occhi dei cinesi – più sexy come prestazioni, tecnologie, aiuti alla guida, efficienza del powertrain a batteria. Nel 2024, la società di Ingolstadt ha targato 1,67 milioni di macchine, giù addirittura dell’11,8% sul 2023. Solo 164.000 full electric, a -8%. Nel Regno di Mezzo, 649.000 veicoli, a -10,9%. Numeri pessimi, cui sommare il fatto che i margini di profitto dell’elettrico sono inferiori sul termico.
Addio Audi Q8 e-tron
Così, l’ultima Audi Q8 e-tron è stata prodotta oggi a Bruxelles. Vari cinesi sono interessati a comprare quel sito d’oro. Ma evidentemente non si è arrivati al punto d’incontro fra venditore in difficoltà e acquirente che sguazza nell’oro.
Si guarda avanti
Come ritrovare competitività nell’elettrico? Entro il 2033, addio ai motori a combustione interna, concentrandosi sullo sviluppo di veicoli basati sulla piattaforma Premium Platform Electric (PPE). Poi, Audi in Cina collabora con SAIC per sviluppare una nuova gamma dedicata alla clientela locale: vetture dal nome “AUDI”, eliminando il tradizionale logo. Qualcosa di più fresco per attrarre i giovani.