Audi avrebbe messo in previsione migliaia di licenziamenti nei settori non collegati alla produzione

Dario Marchetti Autore
A rendere pubbliche le intenzioni della casa di Ingolstadt è la rivista Manager Magazin
Audi A6 Avant e-tron

Anche Audi, casa automobilistica tedesca gravitante nell’orbita di Volkswagen, è entrata nell’ottica di dare una vigorosa sforbiciata alla propria forza lavoro, nel medio termine. In particolare, l’azienda sarebbe intenzionata a tagliare posti di lavoro al di fuori della catena produttiva. Un piano che, stando ad un rapporto pubblicato dalla rivista Manager Magazin, metterebbe a rischio migliaia di posti di lavoro, concentrati in particolare nell’area dello sviluppo, ove potrebbero essere 2mila i lavoratori interessati. Si tratta dell’ennesima conferma del vero e proprio incubo che sta vivendo l’industria automobilistica teutonica, tale da far temere ricadute anche su quella di altri Paesi, a partire proprio dal nostro, visti i legami storici con l’indotto tricolore.

Audi: cosa sta accadendo e cosa si prepara

Audi sarebbe intenzionata ad affrontare la crisi in atto tagliando posti di lavoro. Con tutta evidenza, il management della casa tedesca ritiene che snellendo gli organici sia possibile offrire una resistenza migliore al momento complicato vissuto dal mercato.

Audi Q6 e-tron

A riferire la notizia è un rapporto pubblicato dalla rivista Manager Magazin, che ha anche precisato come le migliaia di posti in pericolo non sarebbero quelli direttamente legati alla produzione, bensì quelli indiretti, a partire dal settore sviluppo. In particolare, il piano prevederebbe l’eliminazione del 15% degli organici. Se applicato alla sola Germania, ciò comporterebbe l’eliminazione di ben 4.500 posti indiretti.

La stessa Audi, interpellata da Reuters su quanto sta accadendo, ha confermato indirettamente le sue intenzioni. Ha infatti affermato che il suo consiglio di amministrazione sta conducendo trattative con le centrali sindacali. Non ha però voluto rilasciare commenti relativi ai posti di lavoro interessati dai colloqui.

Anche Audi è tra le case che si trovano in forte difficoltà sui mercati globali. Nell’arco temporale compreso tra giugno e settembre ha infatti realizzato un utile operativo irrisorio di appena 106 milioni, ovvero il 91% in meno rispetto agli 1,18 miliardi collezionati nello stesso periodo del 2023. Un dato che, secondo gli analisti, sarebbe associato ai costi necessari e molto elevati necessari per la probabile chiusura del suo stabilimento di Bruxelles.

Un 2024 molto particolare, per la casa tedesca

Le notizie che stanno arrivando a proposito di Audi, giungono in un momento molto particolare per il brand teutonico. Quello in corso, infatti, doveva essere un anno di riscossa sul fronte produttivo. La casa, infatti, aveva messo in calendario una serrata offensiva tesa a bypassare i ritardi del passato. E, tra un modello e l’altro, il 2024 doveva essere quello con la maggiore offensiva di prodotto nella storia del brand.

Audi Q4 e-tron

Se non ha mancato di riservarsi qualche cartuccia nel settore dei motori endotermici, sono state le nuove Audi a batteria a calamitare l’attenzione del grande pubblico e dei media. Tante le novità in questo ambito, come gli aggiornamenti della Q4 e-tron, il lancio della Q6 e-tron e della A6 Avant e-tron e, soprattutto, la nuova A4 rinominata A5.

Una vera e propria raffica con cui il marchio dei Quattro Anelli pensava di caratterizzare in grande stile l’anno sui mercati. Il gruppo di Ingolstadt non poteva però prevedere le difficoltà che sono calate come una nube plumbea sul mercato globale. Cui anche Audi ha dovuto pagare un prezzo molto pesante, tale da costringere l’azienda a riconsiderare i piani per il futuro.

Se per la fabbrica di Bruxelles negli ultimi giorni sono tornati ad aprirsi spiragli che potrebbero condurre ad una felice risoluzione della questione, a temere sono ora altri lavoratori. Le migliaia di licenziamenti di cui si parla, infatti, sembrano molto probabili alla luce di una situazione che non lascia intravvedere molti margini di miglioramento per l’immediato futuro. Non a caso i sindacati tedeschi sembrano ormai pronti a far rullare i tamburi di guerra in vista di un autunno che sta già dimostrandosi estremamente caldo.

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