Audi 100 Serie C1

Walter Gobbi
Audi 100 Serie C1

Audi 100 Serie C1Audi 100 Serie C1: l’inizio di una gamma berline storica.

Tra il 1968 e il 1996, Audi curò una serie di modelli Berlina eleganti e aerodinamici nella loro forma e lunghezza, stiamo parlando delle vetture Union Audi 100 o semplicemente Audi 100. La produzione ha visto la nascita di ben quattro serie di automobili: Audi 100 C1 dal 1968 al 1976, l’Audi 100 C2 da 1976 al 1982, l’Audi Serie C3 dal 1982 al 1990, l’Audi Serie C4 dal 1990 al 1994. Le motorizzazioni sono state sempre diverse anche perché la gamma è stata prodotta in diversi tipologie di macchine: Berlina, Avant e Coupé. Nel 1996 la serie Audi 100 fu definitivamente sostituita dalla Audi A6, che ha ereditato dai modelli precedenti lo stile elegante ed essenziale. La lunghezza non veniva particolareggiata da fessure taglia aria e curve ma da una semplice linea continua dell’asse e dalla rotondità delle forme che risaltavano grazie al contrasto dell’abitacolo alto e quadrato, con finestrini ampi e una posizione leggermente bassa degli assi sedili. Approfondiamo alcune caratteristiche della prima serie, la C1 Audi 100 venne prodotta in un lungo periodo, 1968/1976. Era una berlina tre volumi progettata per ottimizzare la resistenza strutturale del peso e rendere così l’automobile veloce e stabile nella condotta in strada. Era dotata di trazione anteriore, cambio manuale a 4 marce, motore Mitteldruck con rapporto di compressione alto, impianto frenante misto e batteria posizionata sotto al sedile posteriore. L’Audi 100 C1 venne prodotta in tre versioni: Base, S e SL. Significava differenze nella cromatura e soprattutto nell’allestimento di motore, significava che avevamo tre auto di diversa potenza. Al salone di Francoforte del 1969 venne presentata la 100 Coupé S, un’elegante coupé fastback (molto somigliante alla Fiat Dino Coupé), mossa da un motore strutturalmente identico a quello delle berline, ma con cilindrata aumentata a 1871 cm³ ed erogante, grazie anche all’alimentazione a doppio carburatore bi-corpo, 115  CV che spingeva la coupé tedesca a oltre 185 km/h. L’interno era molto simile a quello della berlina, tranne il volante (regolabile in altezza e con disegno a 4 razze ad assorbimento d’urto, invece che fisso a 3 razze) e la presenza della console centrale con strumenti supplementari e vano radio.

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