In onore dei 110 anni di storia del marchio, nasce l’Aston Martin Valour. Il bolide della Casa automobilistica inglese punta su valori cardine come la qualità che da sempre contraddistingue gli esemplari britannici, capaci di far innamorare gli appassionati di tutto il mondo. La conclamata eleganza, leitmotiv della sua lunghissima attività, viene preservata pure qui, con un’edizione riservata a soli 110 fortunati, corrispondenti agli anni di fortunata attività. Una tiratura destinata a incidere pure sul prezzo.
Il fiore all’occhiello è da ricercarsi nel rombante motore: il dodici cilindri biturbo da 5.2 litri, capace, in questo caso specifico, di aumentare la potenza, fino a 715 CV e 753 Nm di coppia motrice massima. In abbinamento, la trasmissione manuale a sei rapporti, per accontentare le esigenze di chi desidera avere tra le mani un gran bel “giocattolino”, capace di sfrecciare velocissimo su strada. Le potenzialità lasciano molto ben presagire e chi avrà la fortuna (ma, soprattutto, la disponibilità economica) di mettersene una in garage avrà un pezzo raro, da esporre orgogliosi.
Al solito, nel corso dei prossimi paragrafi passeremo in rassegna ciascuna delle caratteristiche annunciate dall’azienda, a cominciare dagli esterni, visibili nelle foto qui condivise. Il look richiama le tipiche linee della compagnia, dove le linee di assoluto pregio cattureranno un sacco di sguardi indiscreti. Senza mai apparire kitch, le Aston Martin hanno il merito di conferire uno stile esaltante, da perderci la testa. Nel prosieguo, passeremo in rassegna l’abitacolo, inteso sia come dotazioni di bordo sia in termini di spazio concesso agli occupanti.
Entrambe le voci sono tenute in alta considerazione dalla clientela odierna, avvezza a trovate hi-tech altamente evolute. Se in passato aveva un ruolo marginale, oggi rappresentano spesso l’ago della bilancia, in grado di spingere il pubblico di riferimento verso una vettura o un’altra. Infine, ci soffermeremo meglio sulle proprietà meccaniche, sopra richiamate. Oltre al powertrain, meritano un approfondimento ad hoc pure le soluzioni tecniche adottate dal dipartimento incaricato per esaltare il feeling al volante.
Indice Show
Aston Martin Valour: gli esterni
Riprendendo il termine usato dall’ufficio stampa alla presentazione, l’Aston Martin costituisce un progetto di “Retro Futurism”: troppo complicato? Anche no, purché mastichiate un pizzico d’inglese. Il centro stile si è speso per rievocare il luminoso passato, attraverso una chiave di lettura all’avanguardia, proiettata al domani. Nel bel mezzo si colloca la spettacolare carrozzeria, piena di accenti in stile anni Settanta, con citazioni della V8 Vantage canonica e della RHAM/1, che partecipò alla prestigiosa 24 Ore di Le Mans. Dei passi cruciale nell’evoluzione della compagnia, dei sogni a occhi aperti, delle manifestazioni concrete della grandezza che si è sempre respirata nell’atelier inglese. D’altro canto, vengono applicati degli stilemi affini ai gusti della generazione odierna.
Il massiccio ricorso alla fibra di carbonio non prevede l’impiego di nessun modello provenienti da precedenti uscite, a evidenziare il desiderio di creare un prodotto unico e forse irripetibile. Tra i tratti peculiari, si segnalano la griglia in alluminio con prese laterali in carbonio, le prese Nata sul cofano, lo sfogo d’aria Horse Shore e i gruppi ottici, sia anteriori sia posteriori, concepiti sulla base della Valkyrie. Inoltre, il “lato B” si fregia di tre terminali di scarico dalla forma circolare, con tubi aventi uno spessore di nemmeno 1 mm. Dietro ciò che potrebbe apparire come un semplice vezzo fine a sé stesso, cela una logica funzionale, che si traduce in 7 kg in meno sulla bilancia e un ruggito da far tremare la terra. Sulle nuove Michelin Pilot Sport S 5 (275/35 R21 davanti e 325/20 R21 dietro) vengono montati dei cerchi in lega appositi da 21 pollici.
Gli interni
Alla pari degli esterni, pure gli interni sono stati curati con una dovizia incredibile nei particolari. L’atmosfera creata dai design permette di comprendere subito il blasone dell’Aston Martin Valour, un veicolo di rara qualità artigianale, con ampie possibilità di personalizzazione. Ciascun componente, infatti, è configurabile a piacimento dai 110 acquirenti. Quello mostrato è giusto un esempio delle soluzioni in listino. Ne consegue un bolide che estremizza il concetto di esclusività, sulla falsariga di un sarto, disposto a cucire il “vestito” su misura. Riservato, ça va sans dire, a due persone, il salotto punta sul principio del “less is more”: anziché aggiungere tanti orpelli, sposa il minimalismo, in maniera tale da porre il conducente (e, più, in generale gli occupanti) a stretto contatto con l’anima del mezzo. Invece di mutuarne una dalle sorelle, la consolle centrale è uno dei numerosi contenuti ad hoc.
Talmente il cambio manuale è un motivo di vanto da essere messo in bella vista, come a esclamare “guarda un po’ qua!”. Sia la leva sia il pomello possono essere selezionati con finiture in alluminio, fibra di carbonio, legno e titanio. I sedili sono in tessuto ispirato alla DBR1 che trionfò verso la fine degli anni Cinquanta a Le Mans. L’ennesima dimostrazione dell’orgoglio tipicamente britannico verso i gloriosi risultati ottenuti in passato. La propensione al costante miglioramento ha permesso, d’altronde, di creare un mito, che rivive in questa vettura, di un pregio così elevato da soddisfare senza riserve i palati più fini.
Motori e prezzi
Il reparto meccanico aveva un preciso imperativo: assicurare il piacere di guida tipico di una sportiva a cambio manuale con motore anteriore. Per dispensare emozioni forti, è implementato il differenziale autobloccante, nonché il selettore delle modalità di guida tra Sport, Sport+ e Track, riconcepite al fine di ottimizzare i controlli di trazione e stabilità. Il personale addetto a incaricarsene ha profuso ore di studio nell’ottenimento di prestazioni di alto profilo, in linea con le richieste individuali dell’utente. Che, in base alla situazione di guida, potrà beneficiare di un assetto ottimale, riguardante pure le molle, le barre antirollio e gli ammortizzatori a controllo elettronico. Nell’ostinata ricerca di un peso contenuto, l’impianto frenante è in carboceramica con dischi da 410 mm all’anteriore e 360 mm al posteriore.
Ne deriva un abbattimento di 23 kg in confronto alle proposte in acciaio, nonché una resistenza formidabile, al punto da sopportare temperature fino a 800 °C. Dallo stabilimento centrale di Gaydon, le 110 Aston Martin Valour usciranno nel terzo trimestre di quest’anno, mentre in quello successivo avranno avvio le consegne. Con l’avvicinarsi dell’approdo nei punti vendita verranno date delle risposte pure sulla velocità massima e lo “0-100”, su cui vige il massimo riserbo.
Alla luce del maggior numero di cavalli sprigionati, è previsto pure un progresso pure nei numeri “duri e puri”. Per scoprire di quanto toccherà attendere le prossime settimane. Nel frattempo, conosciamo il prezzo: 1 milione di sterline, equivalente a 1,17 milione di euro al cambio attuale. Una voce che diventa quasi secondaria, alla luce del target di pubblico e del valore collezionistico dell’Aston Martin Valour, un tributo al meglio di ciò che è stato e, al tempo stesso, una conferma dei propositi coltivati per il domani, dove il piacere al volante occuperà, al solito, una posizione determinante.