Aston Martin, il poderoso V-12 non potrà sopravvivere alla scure del 2030

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Il V-12, come quello scelto da Aston Martin, sta rapidamente diventando un pezzo da museo, con solo pochi produttori rimasti ad adottarlo.
v-12 aston martin

Lo scorso anno, Alex Long, responsabile della strategia di prodotto di Aston Martin, ha chiarito senza mezzi termini quello che gli appassionati di automobili desiderano davvero, ovvero motori grandi. Più il propulsore è potente e di grande cilindrata, più forte è il legame emotivo tra il conducente e l’auto.

L’era di questi colossi della combustione interna, però, sta volgendo al termine. Anche se la nuova Vanquish è stata equipaggiata con un rinnovato V-12, la realtà è che il mastodontico biturbo da 5,2 litri non avrà un futuro oltre il 2030.

aston martin vanquish

Adrian Hallmark, CEO di Aston Martin, ha rivelato alla rivista Drive che la produzione del celebre V-12 si concluderà definitivamente entro la fine del 2028. Nel 2030 il Regno Unito non consentirà la vendita di modelli a combustione simili, anticipando sui tempi il 2035 con i limiti fissati dall’Unione europea.

Nonostante gli sforzi dell’azienda britannica per adattare il suo propulsore di punta alle sempre più stringenti normative sulle emissioni, la fine di questa leggenda automobilistica appare inevitabile. Aston Martin potrà beneficiare ancora per qualche anno di deroghe concesse per i veicoli a bassa tiratura in determinati mercati, ma se le regolamentazioni ambientali resteranno invariate, l’ultimo V-12 uscirà dalla fabbrica entro il prossimo quinquennio.

Nel frattempo, la domanda per la nuova Vanquish e il suo poderoso cuore da 820 cavalli resta altissima. Hallmark ha sottolineato come i clienti siano irresistibilmente attratti da questa supercar, spingendo al massimo la produzione finché sarà possibile. Senza le attuali limitazioni sulle emissioni, gli ingegneri avrebbero probabilmente potuto spremere ancora più potenza dal motore, rendendo la vettura ancora più estrema.

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Il V-12 sta rapidamente diventando un pezzo da museo, con solo pochi produttori che ancora lo adottano. Ferrari continua a montare un 6.5 litri aspirato sulla 12Cilindri e sulla Purosangue, mentre Lamborghini lo mantiene vivo nella Revuelto. Mercedes, invece, offre un V-12 biturbo da 6.0 litri esclusivamente sulla versione Maybach della Classe S. BMW ha già detto addio da tempo al V-12 nella Serie 7, ma il suo leggendario propulsore continua a vivere sotto il cofano delle Rolls-Royce Ghost, Cullinan e Phantom.

Restando in casa Aston Martin, la radicale Valkyrie, equipaggiata con un V-12 Cosworth, è ormai un pezzo da collezione fuori produzione. Nella stessa intervista in cui si parla di questo prossimo addio, Hallmark ha descritto il periodo attuale, in modo eloquente, come la “volata finale” per i motori V-12 nell’industria automobilistica.

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