Ancor prima di “u” di utility (vale a dire funzionalità), nell’acronimo “suv” c’è una lettera, sulla quale talvolta le Case produttrici prestano meno importanza: la “s” di sport. Non è certamente questo il caso, perché Aston Martin ha intenzione di fare le cose in grande con la DBX, prevista pure in Europa. Dopo essere stata messa in commercio tre anni fa nel mercato cinese, adesso il brand britannico confida di riscuotere consensi nel Vecchio Continente. Per riuscirci presenta le solite credenziali, attorno ai quali ha costruito le proprie fortune nei decenni, mantenute in una carrozzeria anticonvenzionale. Non era ancora accaduto di vederle realizzare una macchina con siffatte caratteristiche. D’altro canto, c’è sempre una prima volta per tutte. E se il grande passo lo ha fatto sua maestà Ferrari, allora nessuno è esanime dal salto.
Benché il core business della compagnia rimangano le vetture ad alte prestazioni, un passo avanti verso il pubblico andava compiuto. Ne andava della capacità di rimanere al passo coi tempi. Il senso di proposte come l’Aston Martin DBX 2024 è di soddisfare a pieno le esigenze di una certa schiera di pubblico, per cui un potente “cuore pulsante” costituisce giusto l’inizio. Poi viene valutata una serie di fattori, tipo la capienza degli interni e le tecnologie di bordo. Dei dettagli sui quali ci focalizzeremo nei prossimi paragrafi, quando passeremo in rassegna il bolide d’oltremanica.
Innanzitutto, ci focalizzeremo sugli esterni, l’apertura di una generosa panoramica. Oltre a condividere le immagini rilasciate dal Costruttore stesso, ne esamineremo i tratti distintivi in forma descrittiva. Dopodiché, penseremo al “salotto di bordo”, voce altrettanto cruciale ai giorni nostri, data la domanda elevata del pubblico di riferimento. Verso le battute conclusive, ci interesseremo alle motorizzazioni, ai prezzi e alle maggiori concorrenti.
Aston Martin DBX 2024: gli esterni
Pronti via, apriamo il capitolo look con le dimensioni dell’Aston Martin DBX 2024:
Modello | Lunghezza | Larghezza | Altezza |
DBX 2024 | 5.039 mm | 1.998 mm | 1.860 mm |
Linee fluide e muscolose si combinano tra loro in modo armonioso, alfine di offrire una silhouette facilmente riconoscibile. Dotata di una postura atletica, il cofano lungo e muscoloso della vettura le trasmette un senso di mascolinità. A fronte di un’imponenza generale, le proporzioni risultano bilanciate, affinché la presenza su strada vada di pari passo con l’eleganza. La griglia anteriore è un elemento iconico di qualsiasi auto e, in quella trattata nello specifico, risponde alla regola generale. Imponente e dominante, trasuda personalità in abbondanza. I fari affilati e definiti con cura certosina contribuiscono a definire l’animo sportivo.
Il centro stile di Gaydon si è adoperato parecchio a integrarlo col resto della carrozzeria, cosicché ne esaltasse il valore complessivamente percepito, invece di lasciare l’impressione di un corpo estraneo. Un acuto osservatore riconoscerà un’attenzione a tratti maniacale verso i dettagli, dove le finiture di elevata qualità ed elementi rifiniti ne esaltano il valore complessivo.
Osservata di profilo, l’Aston Martin DBX 2024 adotta altrettanti una di mezzo tra dinamicità e virilità. Persino nel momento in cui è ferma, sa veicolare un messaggio chiaro, forte e preciso a chiunque le posi gli occhi addosso. Ora potreste immaginare che il compito espletato dai designer abbia avuto mere finalità estetiche. Ma ve lo dobbiamo ricordare il talento che alberga tra le fila aziendali? Sia alle performance sia all’efficienza contribuisce un’aerodinamica di assoluto rispetto. Il coefficiente di resistenza è pari a 0,34 Cx, ottimo specie per un modello non sportivo né berlina. Malgrado abbia ampliato gli orizzonti, il Costruttore conferma le qualità tecniche dei giorni d’oro.
Gli interni
Il know-how è ribadito nell’abitacolo, contraddistinto da un eccelso artigianato, atto a creare un ambiente adatto ai palati fini. Nulla viene lasciato al caso, bensì risponde a precisi standard qualitativi, a cominciare dai materiali impiegati. Rivestimenti in pelle pregiata pongono in risalto i sedili, il cruscotto e i pannelli delle porte. Persino una persona poco ferrata in auto ne scorgerà il carattere premium, a maggior ragione una volta toccate le superfici, piacevoli al tatto.
Raffinatezza e modernità confluiscono in un corpo unico, grazie all’unione di elementi classici e immortali, quali il legno pregiato, e figlie dell’innovazione, tipo le finiture in fibra di carbonio. Messovi piede, l’Aston Martin DBX 2024 mette subito gli occupanti a loro agio. La disposizione dei componenti è studiata per massimizzare il comfort del conducente e dei passeggeri. Nemmeno nei viaggi lunghi, viene meno il comfort complessivo.
A seconda della configurazione, il quadro strumenti digitale da 12,3 pollici di diagonale, su cui l’automobilista può visualizzare le informazioni cruciali, tra cui la velocità e il consumo di carburante. È adibito alla fruizione dei contenuti multimediali l’impianto di infotainment, dotato di Apple CarPlay e accessibile mediante il touch pad sul tunnel centrale. Lo schermo permette, inoltre, di vedere le immagini catturare dalle telecamere perimetrali durante le manovre di parcheggio.
In merito agli ADAS, spiccano il cruise control adattivo, la frenata automatica d’emergenza con rilevamento, il riconoscimento dei segnali stradali e il mantenimento della corsia. A seconda delle condizioni stradali, esiste una modalità di guida ad hoc. Preferite limitarvi all’asfalto? Avete ampia scelta, tra Sport, Sport+, GT e Individual. Amate le escursioni off-road? Ci sono due opzioni: Terrain e Terrain+. Per un handling ai massimi livelli, i tecnici hanno pensato di integrare il sistema antirollio e la funzionalità preposta ad abbassare l’assetto di 5 cm.
Motori e prezzi
In occasione della conference call sui risalti finanziari conseguiti nel primo semestre del 2023, il presidente Lawrence Stroll ha sancito le tappe di elettrificazione. A partire da Valhalla, la prima supercar PHEV della gamma, la tipologia di alimentazione entra nel listino dei veicoli principali, già capaci di affermarsi su scala mondiale. La tappa intermedia in vista del passaggio a un portafoglio prodotti composto esclusivamente da full electric.
Per quanto riguarda l’Aston Martin DBX, in Cina ha un motore sei cilindri in linea mild hybrid. Sfruttando il tipico restyling di metà carriera, il SUV inglese, che verrà lanciato nel terzo trimestre del 2024. I dettagli esatti devono tuttora essere comunicati in forma ufficiale, ma la tesi più accreditata vuole che sarà una combinazione di V6 e modulo elettrico, per una potenza combinata di circa 850 CV, forte della tecnologia E-Performance fornita da Mercedes-AMG. La velocità massima paventata è di 290 km/h, mentre lo “zerocento” dovrebbe essere completato in circa 5 secondi. Il pacco batteria potrebbe avere una capacità da 15 kWh: abbastanza piccolo da non avere un avere un impatto significativo né sullo spazio di carico né sul vano passeggeri.
In merito al prezzo, esso riceverà un ritocco verso l’alto, almeno intorno ai 230-240 mila euro. La Casa ha in programma di elettrificare l’intera offerta commerciale entro il 2030 e l’Aston Martin DBX costituisce un passo rilevante. La rivale numero uno sembra essere la Bentley Bentayga Hybrid: oltre a disporre di un impianto ibrida, le due connazionali mirano alla stessa platea di appassionati, aventi delle eccellenti disponibilità economiche e disposti a spendere, pur di ottenere il meglio. Guai, comunque, a dimenticare dei pezzi grossi come le italiane Lamborghini Urus PHEV e (seppur elettrica) Maserati Levante Trofeo Folgore.