Il Cybertruck ha destato grande interesse sin dalle prime notizie che davano Tesla all’opra per un pick-up dall’aspetto al minimo futuristico. Un interesse che non si è placato neanche con il suo debutto sul mercato, anzi. Basta in effetti tornare ai ringraziamenti di Ramzan Kadyrov a Elon Musk, con corollario di polemiche, per capire come sia difficile restare indifferenti di fronte ad un veicolo di questo genere.
In Europa, però, la discussione potrebbe letteralmente deflagrare, proprio a causa delle dimensioni e delle fattezze del Cybertruck, effettivamente inadatte alla circolazione su strade che non siano quelle degli Stati Uniti, a meno di interventi in grado di bypassare le difficoltà. A spingere in tale direzione è la contrarietà espressa dalle ONG che si occupano di sicurezza stradale. Andiamo a vedere perché.
Cybertruck: l’associazionismo dedicato alla sicurezza stradale in Europa si mobilità contro la mostruosità di Elon Musk
Elon Musk è un personaggio estremamente controverso. Ogni sua iniziative viene analizzata in maniera certosina dall’opinione pubblica, destando un interesse quasi morboso nei suoi confronti. Basta in effetti seguire le sue gesta nel settore criptovalutario per notare al minimo una sovraesposizione mediatica.
Con il Cybertruck questo trend è tornato d’attualità, anche in Europa. A far drizzare le antenne è stata in particolare la decisione presa dalla Repubblica Ceca, che è diventata il primo Paese dell’Unione Europea ad approvare la possibile circolazione del pick-up di Tesla all’interno del proprio territorio nazionale.
Una decisione che ha subito allertato le principali organizzazioni dedite ai problemi della sicurezza stradale. Il cui giudizio, nei confronti dell’ultima creazione di Elon Musk, è stato subito molto netto e impossibile da smussare: si tratta di una pura e semplice follia.
A esplicitare la propria contrarietà all’ipotesi che il veicolo possa circolare lungo le strade europee, almeno quelle dell’Eurozona, sono state più di una mezza dozzina. Tra le quali spiccano il Consiglio europeo per la sicurezza stradale e la Federazione internazionale dei pedoni, ONG che godono di notevole reputazione per lo scrupolo con cui esercitano la propria sorveglianza sulle strade continentali. Le quali hanno deciso di firmare e pubblicizzare un manifesto in cui indicano il Cybertruck di Tesla come “la mostruosità di Elon Musk “. Aggiungendo una ulteriore stilettata: sarebbe un errore storico aprire le porte del continente alla sua circolazione.
La Repubblica Ceca ha cercato di aggirare la normativa sui crash test
Le accuse rivolte dalle associazioni alla Repubblica Ceca sembrano però aprire un quadro effettivamente inquietante. Le autorità preposte in quel Paese a vigilare sulla sicurezza stradale, infatti, avrebbero cercato di aggirare la normativa sui crash test. Si tratta in effetti di una accusa inquietante, anche perché se fosse vero ci si dovrebbe senz’altro chiedere i motivi di questo maldestro tentativo.
A sostegno della propria tesi, le ONG affermano che nei test effettuati in Repubblica Ceca, per aggirare il problema collegato alla presenza di superfici affilate e taglienti si sarebbe fatto ricorso alla copertura degli spigoli più pericolosi del gruppo omologativo. Per farlo, sarebbero state utilizzate protezioni e gomme, in modo da riuscire ad attenuarne i possibili inconvenienti.
A ciò si va ad aggiungere l’errata trascrizione del peso del Cybertruck nella documentazione pubblicata dalle autorità locali. Tale da spingere le associazioni a chiedere senza mezzi termini la revoca delle autorizzazioni concesse in virtù di tale approvazione. A partire da quella relativa alle massicce importazioni che potrebbero derivarne.
Il Cybertruck sembra progettato per pugnalare i ciclisti
I giudizi rilasciati dalle associazioni che si sono mobilitate sono in effetti di una durezza inusitata. In particolare, il Cybertruck di Tesla è indicato come il risultato di una progettazione che sembra fatta apposta per pugnalare i ciclisti.
Inoltre, il veicolo non rispetta in alcun modo le norme fondamentali applicabili alle vetture M1, a partire dalle zone di deformazione e dagli spigoli vivi. In effetti si tratta di inconvenienti non proprio secondari, soprattutto alla luce del fatto che le strade europee, solitamente strette e tortuose, non sono come quelle americane per le quali è stato concepito il pick-up di Tesla.
Al tempo stesso, i sostenitori del Cybertruck affermano che, ad onta di tutti questi dati, al momento negli Stati Uniti si conosce un solo caso di una persona morta in un incidente che lo ha visto in veste di protagonista. Come riportato dal sito Gizmodo, non si trattava peraltro di un pedone, ma del conducente del veicolo che è andato ad urtarci contro. Si tratta però di un dato che dovrebbe tenere conto del fatto che il veicolo è in circolazione da troppo poco tempo, per poter dare vita ad una documentazione attendibile al riguardo.