Assicurazioni Furto auto: Regioni e Province dove pagate polizze stellari

Ippolito Visconti Autore News Auto
La polizza Furto e incendio accessoria e facoltativa è la più gettonata fra gli italiani: 10 milioni di garanzie per 44 milioni di veicoli che hanno la Rca obbligatoria.
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La polizza Furto e incendio accessoria e facoltativa è la più gettonata fra gli italiani: 10 milioni di garanzie per 44 milioni di veicoli che hanno la Rca obbligatoria. C’è una forte variabilità a livello territoriale sui ladri di vetture, tenendo presente che, più i topi d’auto, più alto il prezzo della polizza Furto. Ecco la classifica Ania (Assicurazioni) 2023.

Regioni con più furti d’auto

1) La regione con la più alta frequenza sinistri di furti è la Campania: 20 veicoli rubati ogni 1.000 veicoli assicurati, valore in aumento sia rispetto al 2022, quando erano 17, sia rispetto al 2021 quando erano pari a circa 14 ogni 1.000 veicoli.

2) Puglia. Quasi 19 veicoli nel 2023, in lieve miglioramento rispetto al 2022 quando erano circa 20, ma ancora superiore al valore del 2021 quando erano 18.-

3) Sicilia. Quasi 13 veicoli, valore in aumento rispetto al 2022 e soprattutto rispetto al 2021 quando non arrivavano a 9.

4) Lazio: 12 veicoli, 1 in più rispetto al 2022 e 2 in più rispetto al 2021. 

Le Province con più furti d’auto

1) Foggia. 33 furti, valore in linea con il 2022 ma erano 28 nel 2021.

2) Barletta-Andria-Trani. 32 furti ogni 1.000 veicoli assicurati, in deciso miglioramento rispetto ai 40 del 2022 e in linea con quelli registrati nel 2021.

3) Palermo. 26 veicoli rubati ogni 1.000 assicurati, in aumento rispetto ai 21 rilevati nel 2022 e soprattutto ai 14 del 2021.

4) Napoli. 25 furti, erano 22 nel 2022 e 19 nel 2021.

Caserta. 21 veicoli rubati ogni 1.000 assicurati, valore superiore ai 16 del 2022, ma anche ai 14 del 2021.

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Cosa cambia

In quelle Regioni e Province bollenti per i ladri d’auto, la stragrande maggioranza della popolazione, che è onesta, paga per pochi criminali. Prezzi Furto più alti, franchigie in euro e scoperti in percentuali enormi, ma anche massimali bassissimi: l’importo massimo risarcito. 

Qui invece si paga meno

Le regioni d’Italia più virtuose sono quasi tutte nel Centro-Nord; in particolare la Valle d’Aosta, con un indicatore nel 2023 pari a 1,63 veicoli rubati ogni 1.000 veicoli assicurati (era 2,07 nel 2022 e 2,56 nel 2021), il Trentino-Alto Adige, con 1,87 veicoli rubati ogni 1.000 veicoli assicurati (in lieve miglioramento rispetto al 2022 quando era pari a 1,93, ma più elevato di quanto si registrava nel 2021 quando era 1,26) e il Friuli-Venezia Giulia, con 2,45 veicoli rubati ogni 1.000 veicoli assicurati (valore superiore al 2022 e al 2021, quando era pari rispettivamente a 1,99 e 1,59). Anche la Liguria (2,53 veicoli rubati ogni 1.000 assicurati), le Marche (3,04 veicoli rubati ogni 1.000 assicurati), il Veneto (3,22 veicoli rubati ogni 1.000 assicurati) e l’Umbria (3,60 veicoli rubati ogni 1.000 assicurati) mostrano valori ben al di sotto della media nazionale, sebbene quasi tutti in crescita rispetto al 2022.

Rimborso medio

Occorre segnalare che l’esposizione media (calcolata come valore assicurato diviso rischio assicurato), per entrambe le garanzie, nel 2023 è in aumento rispetto al 2022 e pari a circa 12.500 euro (era circa 11.500 euro nel 2022 e 11.200 euro nel 2021). Per la garanzia furto, si rileva nel 2023 un valore medio nazionale del grado medio di danno pari al 41,0%, circa un punto in meno rispetto a quanto si registrava nel biennio precedente; ciò significa che i furti parziali hanno ancora un peso considerevole, essendo infatti l’incidenza del danno medio risarcito rispetto al valore assicurato pari a meno della metà. Nel caso dell’incendio, invece, il valore è stato pari a circa il 56,7%, in aumento di oltre 2 punti rispetto all’anno precedente (era 54,5% nel 2022) ma inferiore di circa 4 punti rispetto al 2021 (era 60,7% nel 2021) e ciò indica che aumenta lievemente, rispetto al 2022, il peso dei sinistri che hanno causato un sinistro parziale di media e piccola entità, anche se rimane inferiore a quanto si registrava nel 2021.

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