Assicurazione Rc auto: libera scelta del carrozziere indipendente

Ippolito Visconti Autore News Auto
Chi possiede una vettura ha l’obbligo di stipulare l’assicurazione Rc auto, Responsabilità civile. Se causa un incidente, la compagnia paga i danni all’altro guidatore: subentra al cliente, lo copre.
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Chi possiede una vettura ha l’obbligo di stipulare l’assicurazione Rc auto, Responsabilità civile. Se causa un incidente, la compagnia paga i danni all’altro guidatore: subentra al cliente, lo copre. Sono inclusi i danni (fisici e materiali) subiti da pedoni, ciclisti e altre persone non trasportate a bordo dell’auto assicurata. Compresi anche i danni subiti da persone trasportate a bordo di altro veicolo, i danni fisici subiti dai passeggeri a bordo del mezzo assicurato, i danni materiali subiti da oggetti esterni alle vetture. Ma il consumatore ha anche un diritto, qualora subisca un sinistro: può rivolgersi al carrozziere indipendente, di sua fiducia, come quelli di Federcarrozzieri. Un diritto sacrosanto e inviolabile. Sono vessatorie le clausole contrattuali che impongono franchigie in euro (penali) a chi fa aggiustare il mezzo dal carrozziere indipendente. La legge Rc auto vieta la canalizzazione forzata verso i riparatori convenzionati con le compagnie, carrozzieri che lavorano a una manodopera fissata dai gruppi assicurativi. 

Assicurazione Rc auto: la legge Concorrenza 124/2017 è una bibbia

Sta tutto scritto nella legge Concorrenza 124/2017. Lo dice il nome: stimola la concorrenza, la libera scelta, il diritto del consumatore di rivolgersi a chi lui vuole. Resta ferma la facoltà per l’assicurato di ottenere l’integrale risarcimento per la riparazione a regola d’arte del veicolo danneggiato avvalendosi di imprese abilitate di autoriparazione di propria fiducia, dice la norma. C’è un problema, come dice anche Confartigianato Arezzo: alcune assicurazioni indirizzano l’automobilista verso carrozzerie con loro convenzionate. Si sono verificati anche casi di impiego di clausole vessatorie o di penali nel caso di scelta di altre autocarrozzerie. Sono pratiche che hanno portato a favorire sul mercato la nascita di grandi poli delle autoriparazioni a scapito dei carrozzieri indipendenti: i mega hub con tariffe imposte dall’alto.

Attenzione anche alla canalizzazione forzata della Rca con scatola nera: la compagnia piazza il dispositivo e, in caso di sinistro, spinge verso il carrozziere convenzionato che lavora a tariffe di manodopera imposte dal gruppo assicurativo.

Assicurazione Rc auto

Auto riparata alla perfezione

Ma io, libero automobilista in libero Stato, esigo che la mia auto sia riparata dal carrozziere indipendente: è un mio diritto nel campo dell’assicurazione Rc auto. Esercito la facoltà di ottenere l’integrale risarcimento per la riparazione a regola d’arte del veicolo danneggiato. A regola d’arte: cioè? Per Luigi Mercurio, presidente dell’Aiped (Associazione italiana periti estimatori danni), la vettura deve uscire dalla carrozzeria o dall’officina in condizioni tali da risultare sicura al 100%. Dal 1990 le tecniche costruttive delle auto sono diventate sofisticate per garantire la protezione degli occupanti in caso di sinistro. E tutti hanno diritto a viaggiare in autoveicoli riparati bene. Una riparazione secondo i criteri dei manuali della Casa automobilistica: il produttore sa tutto, non la compagnia.

Linee guida della riparazione a regola d’arte

Servono linee guida univoche, certe: procedure della riparazione (quando sostituire anziché riparare i pezzi danneggiati). Ma anche qualità dei ricambi, attrezzature, tecnologie e nuovi strumenti di riparazione. Serve la perfezione. No a logiche di convenzionamento al risparmio senza riguardo per sicurezza e qualità.

Riparare le auto elettriche: cautela

Poi negli anni sono arrivate auto di qualità straordinariamente elevata, con tecnologie molto evolute. Il presidente di Federcarrozzieri Davide Galli ha chiesto al governo misure mirate per combattere l’illegalità, l’abusivismo e le attività improvvisate: no a carrozzerie farlocche. Specie in materia di auto elettriche. No a lavori “low cost” che non rispettano gli standard di sicurezza stradale e mettono a rischio l’incolumità degli automobilisti.

Il guaio sta anche nel risarcimento diretto: procedura per la quale ci si fa risarcire dall’assicurazione propria, e non dalla compagnia responsabile del sinistro. Il danno viene pagato dall’assicuratore con il quale il soggetto incolpevole ha stipulato la polizza che poi si rivale sulla compagnia del responsabile. Di qui, l’imposizione nei contratti di clausole con illegittimi vincoli alla riparazione del veicolo: danneggiato penalizzato se legittimamente decide di riparare il proprio veicolo dal riparatore di propria fiducia. Incredibile e assurdo.

La questione delle classi di merito nell’assicurazione Rc auto

Ci sono 18 classi di merito universali: la prima è la meno cara. Si parte in quattordicesima classe: se non fai incidenti, vai verso categorie meno costose. Se causi un sinistro, peggiori di due classi d’un colpo. Ogni compagnia di assicurazione può adottare una propria “scala” di classi di merito di bonus malus. C’è una tabella di classi di merito dette di Conversione Universale (CU) uniforme per tutte le compagnie: qui, avviene il passaggio in una classe migliore (bonus) in assenza di sinistri e per quello in una classe peggiore (malus) in caso di un incidente. Tutto scatta a fine contratto, ossia a fine annualità Rca. Le compagnie devono predisporre una tabella che indichi la corrispondenza delle proprie classi di merito interne con le classi di merito CU.

Ma nel tempo la regola ha perso peso. Infatti, con la classe familiare di legge, il ragazzo che vive con un assicurato ha diritto a entrare nella categoria del familiare: non parte dalla numero 14. Così, ha un vantaggio enorme. Le compagnie si sono adeguate: danno più importanza all’età e all’esperienza dell’automobilista, svuotando la classe familiare di significato.

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