La guida autonoma è una delle principali sfide combattute dalle Case attuali in ottica futura. Finora ci troviamo appena alla fase intermedia nel processo che dovrebbe rendere i veicoli totalmente indipendenti. Attualmente, la legislazione risulta peraltro diversa di Nazione in Nazione, con gli Stati Uniti, e in particolare lo Stato della California, in grande fermento. Del resto, lì ha la propria sede la Tesla, una delle compagnie maggiormente impegnata nella trasformazione di un sogno in realtà. A prescindere dall’effettivo raggiungimento dei traguardi prefissati, gli interni riceveranno dei grossi upgrade. Assumeranno le sembianze di un salotto nel senso migliore del termine e sulla fruizione di bordo sono in corso diversi progetti interessanti. Uno di questi, anche solo per il nome di chi vi opera, è quello dell’Apple Car, inerente al parabrezza.
Apple Car: depositato il brevetto di un’innovazione che soddisferebbe Steve Jobs
L’obiettivo del dipartimento informatico è di trasformarlo in uno scherzo adibito alla realtà aumentata. Lo conferma un brevetto da poco depositato dall’azienda portata al successo dal compianto Steve Jobs, i cui interessati si sono fatti via via sempre più eterogenei. L’idea è davvero promettente, tuttavia bisogna pure rendersi conto delle criticità implicite.
Difatti, i documenti portano alla luce l’intenzione della squadra di lavoro di proiettare delle immagini virtuali nel mondo reale mediante, appunto, il parabrezza. E fin qui direte voi dove sta il problema? In fondo, è un po’ come quando si gioca ai videogame. Metti un paio di occhiali specifici e hai risolto. Non dimenticatevi, però, di un piccolo particolare: qui stiamo parlando di un’auto! Dunque, degli occhiali non se ne parla, ma occorre percorrere delle strade alternative.
Quali siano nello specifico saremmo curiosi noi stessi di saperlo. Una delle derivazioni consiste in uno scanner radar, atto a segnalare la velocità attuale del mezzo rispetto al limite prefissato dal codice stradale. Ma lo sapete perché è tanto difficile? In un’unica parola: parallasse. Detto in parole povere, i conducenti hanno altezze diverse e, pertanto, vedranno le indicazioni da punti diversi del parabrezza. E da lì sorgono i dubbi, sul modo in cui determinare la posizione esatta per proiettare tali elementi.
Gli angoli coinvolti variano in base alla particolare del singolo individuo, nonché del veicolo e dell’immagine proiettata. Ai responsabili spetta un impegno mica di trascurabili, ma la Apple Car vanta alcune delle menti più brillanti in circolazione. Da anni il progetto è in via di definizione e con il personale al suo servizio il colosso della Silicon Valley merita di essere perlomeno tenuto d’occhio.