Android 12: il software che permetterà di aprire l’auto con il cellulare

Andrea Senatore Foto Autore
Google Android 12
Google Android 12

Google ha presentato la prima versione del suo nuovo sistema operativo durante Google I / O 2021, durante la conferenza degli sviluppatori in questi giorni. Android 12, che si è mostrato per la prima volta, in fase di test, lo scorso febbraio, propone da oggi la prima variante beta che gli utenti ‘a piedi’ potranno installare sui propri terminali e testarla, prima dell’arrivo definitivo, previsto. per dopo l’estate.

È senza dubbio una delle novità più interessanti che questo software di Google presenta, la possibilità di aprire la nostra auto, purché il nostro terminale disponga della tecnologia Ultra Wideband (UWB). Questa funzionalità sarà disponibile, a partire dalla fine dell’anno, per i dispositivi Pixel e Samsung Galaxy. Per quanto riguarda le case automobilistiche compatibili con questo nuovo sistema operativo, la prima ad essere confermata è stata BMW, anche se ne seguiranno altre come Ford, Honda e General Motors.

La modifica del design dell’interfaccia è un’altra delle novità più importanti di questo Android 12. Oltre a una maggiore gamma di colori, ha una maggiore personalizzazione nelle icone, con elementi più grandi e più distanziati e bordi arrotondati. Quando si tratta di bolle di notifica, ora hai nuove animazioni e le transizioni sono state modificate. Le finestre, i widget e le barre dei menu incorporano modifiche estetiche mentre il menu di accesso rapido includerà pulsanti specifici per Google Pay e My Home. Anche il display ambientale, chiamato “Always On”, viene aggiornato.

Il nuovo sistema operativo di Google include un nuovo pannello per la privacy che ci permetterà di vedere quando le applicazioni hanno avuto accesso alla posizione della fotocamera, del microfono o del dispositivo. Aggiunge anche uno spazio equivalente alle partizioni del disco rigido ma specializzato nella memorizzazione di dati sensibili come password o dati biometrici, che chiamano Private Compute Core.

Per quanto riguarda le prestazioni del sistema operativo, l’azienda indica che questo nuovo software consumerà il 22% in meno di tempo di accesso al sistema e ridurrà del 15% l’utilizzo di core importanti da parte del sistema.

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