Anche Nissan è nei guai: a sostenerlo un rapporto di Bloomberg

Dario Marchetti Autore
Per sottrarsi al pantano la casa punta su una miriade di nuovi prodotti
Nissan Qashqai

Anche Nissan si trova in un mare di guai. La casa automobilistica giapponese ha appena segnalato che le sue vendite sono calate per il quinto mese consecutivo, soprattutto in conseguenza di un calo pari a circa un quarto nel più grande mercato automobilistico del mondo, quello cinese.

L’azienda ha già provveduto a tagliare le sue previsioni di profitto e se non è stata sanzionata duramente come altri marchi costretti a farlo nello stesso lasso temporale, è solo perché il suo titolo ha già perso largamente terreno nei mesi precedenti.

Per cercare di ovviare ad una situazione che prefigura notevoli pericoli, Nissan ha quindi deciso di lanciare una vera e propria raffica di nuovi prodotti, tra cui auto elettriche e ibridi plug-in. Stando ad un recente rapporto pubblicato da Bloomberg, però, questo sforzo produttivo potrebbe rivelarsi insufficiente per riuscire a raggiungere una posizione più solida.

Nissan, i numeri sono impietosi

Gli ultimi numeri pubblicati a cura della casa automobilistica giapponese riguardano le vendite di veicoli nel passato mese di agosto 2024. Dai quali si apprende che le vendite negli Stati Uniti sono diminuite dello 0,1% a 71.797 esemplari, nonostante gli enormi incentivi , il che può essere in buona sostanza considerato deludente in un mercato in crescita.

Nissan Qashqai

Molto peggio, però, è andata in Cina. Nel mercato del Dragone, il più grande del mondo, le vendite sono diminuite di un enorme 24,2%, attestandosi a quota 49.204 modelli. Se si prende come riferimento il periodo che va da aprile ad agosto, Nissan è in calo del 16,4% in Cina, cumulando un deficit di circa 60mila unità.

Un dato che va ad immergersi in quello relativo alle vendite globali, che sono diminuite del 5,5% nello stesso arco temporale. L’unico punto luminoso di Nissan nel rapporto sulle vendite è rappresentato dal Canada, dove le vendite sono aumentate del 29%. Si tratta però di un dato scarsamente significativo, trattandosi di appena 8.898 unità movimentate, la metà di quanto la casa riesce a vendere in Messico.

Un crollo non proprio sorprendente

Stando agli analisti di Bloomberg, il crollo delle vendite in Cina non può essere considerato alla stregua di una sorpresa. A spingerli in tal senso il fatto che proprio all’interno del gigante asiatico Nissan ha proceduto alla chiusura di uno stabilimento e ha tagliato la propria capacità produttiva. A indurre la casa del sol levante in tale direzione è il lungo declino fatto registrare a livello di vendite, originato dalla lotta per tenere il passo con i marchi nazionali cinesi. Questi ultimi possono far leva su una maggiore offerta di veicoli elettrici ad alta tecnologia rispetto a Nissan. Una situazione che non è stata scalfita neanche dalla presentazione di quattro nuovi concept all’inizio di quest’anno.

I numeri di produzione non vanno peraltro a riflettersi nei dati di vendita. Nissan ha costruito il 15,5% di veicoli in meno ad agosto, in calo del 7,4% rispetto ad aprile. Secondo il rapporto di Bloomberg questo dato dimostrerebbe che la dirigenza non si aspetta una ripresa delle vendite nel prossimo futuro.

E proprio questo spinge i suoi analisti ad affermare che l’azienda va incontro a grossi guai. Nonostante il fatto che negli Stati Uniti Nissan stia vendendo un rilevante numero di auto elettriche. Anche in questo caso i numeri sono chiarissimi. L’Ariya è in crescita del 54,6% nel corso dell’anno e la Leaf del 30,6%, ma tali vendite hanno un costo significativo.

L’Ariya, l’auto elettrica più venduta di Nissan, non possiede i requisiti per accedere agli incentivi federali. Per ovviare, l’azienda propone leasing con sconti del produttore fino a 13mila dollari. Ne consegue una formula di vendita estremamente attraente per i consumatori, con rate mensili da 199 dollari, tale però da restringere drasticamente i profitti. E neanche incentivi così elevati sembrano smuovere eccessivamente le vendite. Secondo Automotive news, infatti, ad agosto che i concessionari Nissan hanno il 70% in meno rispetto all’anno precedente, con il 38% di essi che è andato in passivo.

Nissan, a svolta può arrivare dai nuovi modelli?

Dopo il crollo degli utili globali, scesi del 99% nell’ultimo trimestre, anche Nissan ha emesso un profit warning per rivelare quanto sta accadendo. All’interno del quale la dirigenza ha tagliato le sue previsioni di utili per l’intero anno del 12%, portandolo a 3,5 miliardi di dollari.

Nissan Leaf

Nonostante ciò, la casa automobilistica prevede di riacquistare oltre 550 milioni di dollari in azioni da Renault. Una mossa adottata come parte di uno sforzo teso ad un riequilibrio delle forze nell’alleanza tra queste due società, oltre che per fornire a Renault un quantitativo di denaro contante considerato necessario per le sue operazioni in Cina.

Per cercare di sottrarsi alle sabie mobili, ora Nissan ha deciso di mettere in campo una lunga serie di nuove proposte. I rivenditori statunitensi sono già stati allertati circa l’arrivo di nuove auto e camion. Nella nuova offerta trovano posto una nuova Nissan Kicks, una altrettanto nuova Armada ormai imminente e sette nuovi ibridi ed EV in arrivo.

Si tratta però di nuove proposte spalmate in un arco temporale da qui al 2028. Nel frattempo, però, i rivenditori sono costretti ad arrangiarsi con un gran numero di modelli a benzina meno popolari di quanto non lo fossero solo pochi anni fa. In queste condizioni è difficile reggere alla concorrenza.

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