Nei mesi scorsi tutti i principali numeri uno delle case automobilistiche europee più famose si erano detti d’accordo sul fatto che l’avanzata delle case automobilistiche cinesi con le loro auto elettriche low cost poteva essere un pericolo per l’industria auto dell’Europa. Tuttavia con il passare dei mesi molte hanno cambiato idea. La prima è stata Mercedes, poi anche Stellantis ha detto che si trattava di un’esagerazione. A loro adesso si è aggiunta anche BMW.
Per BMW le case automobilistiche cinesi non sono un pericolo per l’Europa
Anche BMW dunque ha detto di non condividere la nuova politica di difesa dalle auto cinesi, accusate di concorrenza sleale vendendo i propri modelli con una differenza significativa di prezzo rispetto alle auto europee dello stesso segmento e categoria. Il numero uno della casa tedesca, Oliver Zipse ha sottolineato che “L’industria automobilistica europea, almeno per quanto riguarda il nostro gruppo, non è danneggiata in modo significativo dall’importazione di auto cinesi, né l’UE è interessata a imporre tariffe aggiuntive su questi prodotti”, definendole esagerate.
Anche in questo caso per i critici dicono che questo cambio di idea non sia del tutto disinteressato. Infatti BMW ha forti interessi in Cina e teme probabilmente che in casi di dazi in Europa per le auto vendute dalle case cinesi la sua situazione in Cina potrebbe peggiorare. L’anno scorso il colosso asiatico ha contribuito per il 32 per cento del totale dei profitti della casa bavarese il che significa che in Cina sono state vendute quasi 825 mila auto.