Ci risiamo: dopo Cariad nel settore auto elettriche, altri guai informatici per Volkswagen, sempre per le vetture a batteria? Lo dicono indiscrezioni di Handelsblatt e Manager Magazin. Wolsfburg potrebbe rinviare il lancio di alcune novità di prodotto, come l’erede della ID.4 del 2029, ma anche la Suv elettrica T-Sport del 2031, la nuova generazione della Golf del 2028. Bisogna anche allungare il ciclo di vita di un’altra piattaforma, la MEB, così da ammortizzarne i costi di sviluppo, sempre stando al gossip automotive: infatti nel 2026 sarebbe in arrivo una macchina su base MEB+.
La benedetta SSP fa le bizze
A essere capricciosi i software della nuova piattaforma SSP (Scalable System Platform). All’inizio, si diceva che le novità del gruppo dal 2025 si sarebbero basate sulla SSP. Poi, il rinvio per le difficoltà incontrate dalla divisione Cariad.
Rivian per il futuro
Ecco perché, per correre alla velocità della luce dei cinesi, VW si è accordata con Rivian per il mercato nordamericano e con alcuni costruttori del Dragone per la Cina. Chiari i rischi per VW di questa situazione delicata. Abituata per anni a stravincere in Europa e nel mondo con termiche, benzina e gasolio, dopo il Dieselgate ha cercato più volte si sfondare tramite mezzi puliti. Ma ha incontrato un gigante di nome Pechino, anzitutto. Più le altre occidentali a rincorrere la nazione della Grande Muraglia (vedi le frecciate di Tavares come ad Stellantis), più Tesla. Situazione delicata e intricata. Intanto, PowerCo, battery company del Gruppo Volkswagen, e QuantumScape hanno annunciato di aver stipulato un accordo pionieristico per l’industrializzazione della tecnologia per le batterie al litio-metallo allo stato solido di nuova generazione: proprio quell di QuantumScape. A fronte del pagamento di determinate royalties, QuantumScape concederà a PowerCo la licenza per produrre in massa le celle batteria basate sulla piattaforma tecnologica.