Altoparlanti che migliorano l’autonomia delle auto elettriche: troppo belli per essere veri?

Dario Marchetti Autore
Il primo modello a montarli dovrebbe essere la Range Rover EV in arrivo quest’anno
Range Rover EV

L’autonomia delle auto elettriche è costantemente oggetto di discussione e non è difficile comprendere il motivo alla base di questo dato di fatto. Si tratta, infatti, di uno dei fattori che ancora frenano non pochi consumatori dal passare ai veicoli a zero emissioni.

Per cercare di dissolvere la vera e propria ansia da autonomia che ne deriva, le case automobilistiche di tutto il mondo sono costantemente alla ricerca di modi tesi ad aumentare l’autonomia dei loro veicoli elettrici. Alcune soluzioni, ad esempio sotto forma di pacchi batteria ad alta densità, motori efficienti e design aerodinamici, sono ormai collaudate. C’è però un’azienda britannica che ora sta proponendo una soluzione estremamente innovativa e per alcuni versi sorprendente al problema. Andiamo a vedere di cosa si tratta, precisamente.

La soluzione di Warwick Acoustics per aumentare l’autonomia delle auto elettriche

Warwick Acoustics è un’azienda britannica che si è ritagliata uno spazio di rilievo nel mondo delle cuffie di altissima fascia altissima, facendo leva su due modelli basati su una tecnologia elettrostatica sviluppata internamente. Ora, però, sta esportando la sua tecnologia verso il mondo delle automobili, una decisione sospinta dalla necessità di contenere il peso, di riuscire a posizionare gli altoparlanti con maggiore libertà all’interno degli abitacoli e di ridurre la dipendenza dalle terre rare. 

Warwick Acoustics

E per rendere possibile tutto ciò, l’azienda afferma di avere una soluzione non solo innovativa, ma anche pronta all’uso per far potenzialmente andare più lontano i veicoli elettrici. Rappresentata da altoparlanti a basso consumo energetico, grazie ai quali Warwick Acoustics afferma di poter aumentare l’autonomia dei veicoli elettrici fino a 32 chilometri e passa, rispetto ai sistemi audio tradizionali.

A darne notizia è stato il quotidiano The Independent, i cui giornalisti hanno proceduto all’istallazione degli altoparlanti in oggetto su un prototipo di Polestar 2. Un test messo in atto per capire la veridicità dei dati forniti da Warwick Acoustics, ovvero un risparmio di peso del 90%, un consumo energetico inferiore della stessa percentuale e una riciclabilità pari al 100%. Tutto ciò, naturalmente, sarebbe ovviamente soggetto a variabili di rilievo, a partire dalle dimensioni della batteria e il peso del veicolo.

Gli altoparlanti stanno per debuttare su un veicolo EV

I dispositivi acustici di cui si sta molto parlando in queste ore, sarebbero estremamente sottili, una caratteristica tale da andare facilitare in maniera significativa il packaging, rendendolo relativamente semplice ed efficace. La stessa azienda afferma a sua volta che gli altoparlanti debutteranno in un veicolo di produzione entro la fine di quest’anno. Secondo The Independent già circolerebbero indiscrezioni che individuerebbero nel nuovo Range Rover completamente elettrico il veicolo in questione.

Warwick Acoustics spiega poi nel suo blog che gli altoparlanti elettrostatici sono in grado di generare il suono utilizzando un diaframma estremamente sottile, elettricamente carico, sospeso tra due piastre metalliche. Quando viene applicato un segnale audio, viene a crearsi un campo elettrostatico il quale muove il diaframma, producendo onde sonore. In linea teorica, tutto ciò dovrebbe andare a tradursi in una migliore chiarezza e una bassa distorsione.

Ma citiamo le parole utilizzate dalla stessa azienda, al proposito: “Quando arriva il segnale, questa piccola meraviglia si muove senza perdere un colpo, creando un suono così puro che praticamente scintilla. Ma ecco il bello: smette di muoversi all’istante quando il segnale si interrompe. In termini tecnici, l’altoparlante elettrostatico si stabilizza in 0,12 millisecondi netti, dieci volte più velocemente degli altoparlanti convenzionali. Stiamo parlando di una velocità fulminea, senza ronzii o ronzii residui. E per questo motivo, producono una qualità audio cristallina e nitida come una puntina.”

Un sistema che bypassa le limitazioni degli altoparlanti tradizionali

Per capire meglio il discorso fatto sin qui, occorre ricordare come gli altoparlanti tradizionali utilizzino bobine e campi magnetici al fine di riuscire a generare il suono. In questo caso, però, secondo Warwick Acoustics ci sarebbero troppa massa e parti mobili. Tali da tradursi in evidenti distorsioni.

Ma cosa succede, quando queste nuove unità vengono posizionate in un poggiatesta? Ecco la spiegazione offerta dall’azienda britannica, al proposito: “Tradizionalmente, i poggiatesta delle auto contengono due piccoli altoparlanti, di solito da circa 40 mm a 60 mm ciascuno, cercando di coprire la maggior gamma possibile. Ma ecco il problema: gli altoparlanti più piccoli diffondono le alte frequenze in uno schema conico, quindi a meno che non siate posizionati nel modo giusto , i bassi/medi scompaiono. È come posizionare gli altoparlanti in una duna di sabbia: spostatevi di un centimetro e la magia svanisce.”

Per poi proseguire in tal modo: “Con un altoparlante elettrostatico è possibile modellare il diaframma in modo da coprire l’intera area del poggiatesta, tassellandolo con piccole celle per una copertura sonora uniforme, libera dal temuto beaming. Il risultato? Uno sweet spot largo quanto la tua testa, indipendentemente da come ti inclini, giri o ti addormenti. Sono finiti i giorni del suono distorto solo perché ti sei guardato alle spalle. Con questa configurazione, ogni passeggero ottiene una zona audio perfettamente bilanciata, in cui muovere la testa non significa un improvviso fade-out dell’audio.”

Bolle personali per gli occupanti, adottando il nuovo sistema

In pratica, il sistema sinora descritto può aiutare a creare “bolle personali” per gli occupanti senza rumore sovrapposto e senza nessun casco da dover utilizzare. Un meccanismo spiegato in questo modo da Warwick Acoustics: “Immagina: l’autista al telefono, i bambini che guardano beatamente i loro media, il copilota del sedile del passeggero che si gode il silenzio, e tutto senza alcun rumore sovrapposto. Potresti anche avere una conversazione senza urlare sopra la cacofonia”.

Warwick Acoustics

In pratica, se il conducente ha necessità di rispondere a una chiamata, i passeggeri sul retro possono continuare a godersi la musica. Il tutto in assoluta armonia, ovvero senza i dissapori che possono insorgere in caso di differenti gusti musicali o altro fattore di destabilizzazione. Tanto da spingere Ian Hubbard, direttore commerciale dell’azienda, a definire il nuovo sistema alla stregua del Santo Graal.

Considerate le premesse, non stupisce che l’annuncio dell’azienda britannica abbia suscitato grande curiosità. Anche da parte di produttori come Bose, Meridian, Burmester e altri che rappresentano al momento il Gotha dell’audio premium. Oltre che nelle case automobilistiche sinora concentrate sul modo migliore per rendere efficienti i veicoli elettrici. Una missione condotta riducendo i componenti non necessari e utilizzando un minor numero di parti. O, ancora, portando avanti la realizzazione di grandi porzioni del sottoscocca in giga-casting e semplificando al massimo la produzione. Perché non facendo leva anche sui dispositivi acustici?

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